L’Autorità portuale blocca il bando di gara per la gestione trentennale della darsena nautica della Fiera. Una svolta clamorosa, quella imposta dal presidente Luigi Merlo, che arriva alla vigilia di decisioni fondamentali per il futuro del Salone Nautico, della Fiera e, più in generale, della città su una delle aree più pregiate della Lanterna e sulla quale potrebbe trovare spazio un progetto fortemente innovativo quale il nuovo stadio della Sampdoria. Tutto può trovare un suo filo conduttore, in questa vicenda che appare come una sorta di paradigma dei limiti (ingigantiti dalla crisi) e delle opportunità in campo. E non è un caso che la decisione che Merlo si appresta a ufficializzare arrivi dopo una lettera ricevuta dal sindaco Marco Doria.
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– Sul tema della Fiera, infatti, il sindaco appare quanto mai coinvolto, dalla doverosa difesa del Salone alla condivisione dei progetti di sviluppo dell’area, dall’apprezzamento per l’idea del nuovo stadio sottopostogli dalla famiglia Garrone fino al possibile riassetto delle aree. Anche ieri, in consiglio comunale, il sindaco ha parlato della necessità di “usare al meglio questi spazi sottoutilizzati”. E proprio queste premesse sembrano ispirare la missiva indirizzata a palazzo San Giorgio in cui Doria informa delle differenti valutazioni che la sua giunta sta prendendo rispetto a quella guidata da Marta Vincenzi.
Non certo una sconfessione politica, quanto una presa d’atto di uno scenario che è mutato rapidamente, e in peggio, mettendo in crisi anche un evento internazionale come il Salone Nautico. Sull’area di competenza comunale, infatti, la precedente giunta aveva ipotizzato la realizzazione di attività artigianali e di servizi strettamente connessi alla nautica, con piccoli edifici, una viabilità e un percorso pedonale dedicati.
Doria sembra voler riflettere sulla base di uno scenario radicalmente mutato, in cui la nautica sposta il suo baricentro sull’acqua e in cui emergono nuove opportunità sulla terra. Proprio le valutazioni del sindaco e il progetto che sta maturando sull’edizione 2013 del Nautico inducono Merlo a riflettere sul bando per la darsena.
“Sì – conferma il presidente dell’authority – stanno maturando le condizioni per rivedere il bando. A questo punto chiederò di revocarlo con un provvedimento “. Quando mesi fa l’authority lanciò la gara internazionale sull’area più pregiata della Fiera l’intenzione era quella di coinvolgere nella sua gestione i grandi nomi del settore. Si voleva (e si vorrebbe ancora) farne una sorta di mostra permanente, un piccolo Nautico fruibile tutto l’anno, con l’eccezione dei 45 giorni legati al Salone (preparazione, evento e disallestimento occupano in effetti una finestra temporale di questo tipo).
Ma queste valutazioni, alla base del bando, avvenivano prima dell’edizione 2012, quella che si è conclusa, al di là dei numeri (che ne hanno pur sempre confermato la leadership mondiale) con la valutazione condivisa da tutti della necessità di imporre una svolta all’evento: serve un’edizione più leggera, con più acqua e meno terra, servono quindi spazi ridotti e quasi sicuramente un solo padiglione, il B di Jean Nouvel.
Un’edizione, quella del 2013, che non a caso il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni ha definito “transitoria” prima dei verdetti finali (che non sono affatto scontati). Genova sarà ancora la sede del Nautico, il prossimo autunno, e gli operatori saranno ancora compatti. Ma gli spazi si ridurranno sensibilmente, ancor prima di prendere in esame la suggestione del Porto Antico. “Proprio alla luce di questo scenario in continuo movimento io mi vedo costretto a bloccare un bando che era stato pensato per un’impostazione diciamo classica del Salone – spiega ancora Merlo – Stessi spazi espositivi, stessa durata. Invece ora emergono nuovi ragionamenti, si presentano progetti alternativi che meritano di essere esaminati con la giusta attenzione”.
Il blocco non sarà però definitivo. L’intenzione dell’authrority è quella di fermare la macchina per qualche mese, trequattro al massimo, e di rimetterla in moto quando lo scenario sulla Fiera sarà più chiaro. “Invito i soci della Fiera a fare con la massima attenzione le loro valutazioni – precisa Merlo – Attendiamo anche di capire le decisioni dell’Ucina. Diventa quindi fondamentale tener conto delle indicazioni di tutti. Io ritengo che a marzo si possa riproporre il bando per la darsena, in uno scenario più nitido”.