Dopo una breve bolina fino agli Heads, all’uscita di Sydney Harbour, le barche hanno doppiato la boa di disimpegno e issato gli spinnaker con un vento da nord di 18 nodi. Il mare a quel punto era molto mosso a causa dei residui del ciclone tropicale Fina e in ogni cavo d’onda le barche scomparivano fino alle prime crocette. Nel pomeriggio la flotta diretta a sud si è goduta una bella navigazione al lasco lungo la costa e Wild Oats XI ha raggiunto 18 nodi di velocità con il gennaker A2; stanotte lungo la costa del New South Wales si prevede l’ingresso del tipico e famigerato vento da sud della Rolex Sydney Hobart, che accompagna il passaggio una bassa pressione sul Mar di Tasmania.
Stamattina Rob Webb, Regional Director dell’Australian Government Bureau of Meteorology, ha ammesso che i venti da sud previsti in nottata saranno molto più forti rispetto a quanto inizialmente previsto. “A questo punto parliamo di 20-25 nodi, ma lungo il margine anteriore del fronte il vento sarà molto rafficato, con una media di 30 nodi e punte di 40 nodi.” Mike Broughton, navigatore a bordo dello yacht Jazz di Chris Bull, ha raccontato, “i chicchi di grandine che ieri sera sono piovuti su Melbourne erano giganti come palle da tennis, e questo tempo ci sta venendo incontro. Magari non ci saranno palle da tennis ma piselli. Il mare sicuramente sarà mosso a causa della corrente orientale australiana, che ci spingerà verso sud a 2 nodi; inoltre c’è anche il treno d’onde del ciclone tropicale al largo di Brisbane. Quindi sarà una prima notte impegnativa, ventosa e con mare incrociato,.”
Tuttavia su una scala da uno a dieci in termini d’intensità, Broughton prevede che le condizioni meteorologiche nella Rolex Sydney Hobart di quest’anno otterranno solo un quattro. “La prima notte sarà piuttosto faticosa, ma poi la navigazione dovrebbe diventare più agevole; a est della Tasmania lotteremo con venti molto deboli e penso che lì si consumeranno le battaglie finali per la vittoria.” Lo skipper di Wild Oats XI, Mark Richards, ha dichiarato: “le condizioni di stanotte selezioneranno un po’ la flotta, poi la regata diventerà una sfida molto tattica e impegnativa. Si tratta probabilmente una previsione abbastanza standard per questa regata. Lungo la costa meridionale della Tasmania le condizioni saranno molto leggere, ma anche con 4-5 nodi di vento le barche grandi come noi viaggiano bene a 13-15 nodi. Dipende tutto dall’angolo del vento e oggi per fortuna le previsioni danno brezze un po’ più sostenute. Con una previsione come questa sarebbe facile rimanere parcheggiati senza vento e Loyal e gli altri avversari potrebbero accumulare parecchie miglia di vantaggio, quindi i line honours non sono per nulla scontati.”
Lo skipper di Loki, Stephen Ainsworth, concorda che la Rolex Sydney Hobart di quest’anno sarà una regata difficile. “E’ tutto abbastanza chiaro finché non raggiungi il lato sud dello Stretto di Bass: a qual punto potrà accadere di tutto. Li è facile cadere in trappola dopo essere rimasti abbonacciati lungo la costa della Tasmania; e poi anche nel fiume Derwent e a Storm Bay. Molti vincitori di questa regata sono passati dalla gloria alla miseria. Quindi la lotta in tempo compensato sarà sicuramente molto appassionante.” Loki per questa regata ha una randa più grande e si avvale di un nuovo navigatore, l’inglese Will Best. “Penso che in questa regata sarà molto utile e lavorerà duro,” ha commentato Ainsworth.
Loki è senza dubbio in gran forma, avendo recentemente vinto il campionato IRC australiano, l’Audi Sydney Gold Coast Race e l’Audi Hamilton Island Race Week. “Sono stati 12-18 mesi fantastici e spero solo che la nostra dose di fortuna non si sia esaurita. Questa è l’unica regata che vorrei davvero vincere, non ci sono ancora riuscito,” ha concluso Ainsworth. Una bella sventolata è proprio quello che ci vuole per il velista solitario inglese Alex Thomson e il suo equipaggio di sei a bordo dell’IMOCA 60 Hugo Boss. Thomson è fresco della sua recente vittoria alla Transat Jacques Vabre, regata a quattro mani che attraversa il Nord Atlantico dalla Francia alla Costa Rica in America Centrale, e questa è la sua terza Rolex Sydney Hobart.
Il 60 piedi Hugo Boss progettato da Juan Kouyoumdjian è difficile da gestire in solitario, ma con un equipaggio completo Thomson spera di domare la barca e spingerla al massimo. “Speriamo di sfruttare tutto il suo potenziale. Penso che sia un’ottima barca per questa regata.” Il pensiero di rimanere abbonacciati al largo della costa est Tasmania pesi nelle menti degli equipaggi delle barche grandi, e se il meteo di fine settimana sarà favorevole, è possibile che la regata di quest’anno favorisca gli yacht più piccoli. Sicuramente Andrew Saies, che ha vinto la Tattersall’s Cup conquistando la vittoria in compensato della Rolex Sydney Hobart 2009, è felice delle attuali previsioni meteo, soprattutto il forte vento da sud previsto stanotte, per il suo Beneteau First 40 Two True. “La mia barca è competitiva di bolina in 15-20 nodi di vento – si comporta molto bene in queste condizioni. Dopo le prime 24 ore il vento dovrebbe calare e avremo nuovamente brezze leggere e instabili, e questo potrebbe sconvolgere l’ordine della regata e riportarci in contatto con le barche più grandi… speriamo.”
Saies e il suo equipaggio proveniente da Adelaide partecipa a molte regate con Two True sulla costa orientale dell’Australia; nel 2009 Two True era l’unico First 40 della Rolex Sydney Hobart, questa volta ci sono altre tre avversari con cui combattere, oltre a un Archambault 40. “Perlomeno abbiamo il vantaggio di avere spazzato via le ragnatele dalla barca con una regata oceanica.”