La Suprema Corte di New York bolla come “antisportivo” il comportamento del GGYC. Nella sentenza realtiva all’udienza del 10 Agosto, la Suprema Corte di New York il giudice Shirley Kornreich sottolinea come “…il comportamento antisportivo del Golden Gate comporti come diretta conseguenza la diminuzione dei diritti della SNG (la Société Nautique de Genève) peraltro originariamente contemplati nel Deed of Gift.”
Il Defender della 33a America’s Cup, SNG, aveva presentato un’istanza al Giudice Kornreich la quale, malgrado la sua dichiarazione senza precedenti, ha ritenuto le azioni del GGYC “non contrarie alla legge” e non ha quindi avuto altra opzione che rigettare l’istanza.
Nell’ordinanza il Giudice Kornreich ha peraltro ribadito che la regata deve essere disputata con le regole e i regolamenti della SNG.
SNG e Alinghi restano concentrati a disputare la 33a America’s Cup nelle acque di Ras al-Khaimah nel Febbraio del 2010.
In sostanza Alinghi aveva chiesto, nell’udienza dello scorso mese di agosto, che la Corte sanzionasse il comportamento del GGYC relativamente al fatto che quest’ultimo non aveva ancora presentato il famoso Custom House Registry. Con la sentenza dell’altro ieri, la Corte ha decretato che il comportamento degli americani e’ antisportivo ma che legalmente la corte stessa non puo’ sanzionarlo perche’ non ci sono gli estremi per farlo. Evidentemente l’as soon as possible riportato sul punto dal Deed of Gift, non consente di fissare un punto fermo che abbia un riconoscimento giuridico chiaro ed inequivocabile.
La parte più importante dell’ordinanza e’ pero’ relativa al fatto che la Corte ha confermato che regole e regolamenti dell’evento sono appannaggio del Defender come prevede sempre il Deed of Gift.
Sara’ quindi SNG a stabilire regole e regolamenti della 33a America’s Cup.