Oceano

Anche questa Rolex Fastnet Race è stata degna del suo nome

Dopo l’arrivo stamattina del supermaxi di 100 piedi ICAP Leopard (GBR), nel pomeriggio il primo Mini Maxi è arrivato a Plymouth: si tratta di Rán (GBR), vincitore della Rolex Fastnet Race 2009. Il Judel Vrolijk 72 appartenente al co-fondatore di Skype Niklas Zennström ha tagliato il traguardo di Plymouth alle 12:53:44 BST, dopo 2 giorni 3 minuti e 44 secondi di navigazione. “E’ stata un’ottima regata, poiché abbiamo sempre mantenuto una buona velocità,” ha commentato Zennström. “La cosa peggiore nelle regate d’altura è rimanere abbonacciato, ma questa volta ci è andata bene. Nelle zone dove pensavamo ci sarebbe stata aria leggera, come al passaggio di Land’s End, abbiamo tenuto un buon passo. Ma è stata dura. A metà strada dallo scoglio e per tutto il ritorno c’era pochissima visibilità, con vento forte e pioggia. Me se non altro è stata veloce. E’ stata una regata bellissima e abbiamo navigato tutto il tempo a 20-22 nodi con mare grosso. Abbiamo spinto al massimo.”
 

Rán è stata favorita dai ritiri di ieri, tra cui l’80 piedi Beau Geste (HKG) e il 68 piedi Alegre (GBR). Secondo Gavin Brady, Beau Geste è stata costretta a ritirarsi quando, con condizioni atmosferiche in peggioramento, è apparsa una crepa in coperta. Con il sopraggiungere della notte, l’equipaggio ha deciso di essere prudente e questo pomeriggio la barca era già rientrata a Gosport. “Siamo rimasti molto sorpresi, poiché andavamo a 15-16 nodi accanto ai VO70 e tutto procedeva bene,” ha dichiarato l’ex-timoniere di Coppa America. “Con previsioni migliori, avremmo cercato di riparare il danno. E’ stato deludente e una decisione difficile da prendere poiché a quel punto della regata eravamo messi bene.”
 
Quando si è ritirata, Rán era sulla coda di Beau Geste. Il navigatore Steve Hayles ha ammesso che nel lasco verso lo scoglio sarebbe stato difficile rimanere attaccati a Beau Geste; tuttavia, nonostante il vento di quasi 30 nodi, hanno avuto parecchia fortuna nel passaggio del Fastnet. “Eravamo in una situazione perfetta di lasco poi nella bolina verso Pantaenius Buoy il vento è girato a destra, quindi abbiamo navigato al lasco in entrambe le direzioni – perfetto timinig.”
 
Stando a Zennström, le previsioni prima della partenza indicavano che la Rolex Fastnet Race di quest’anno non avrebbe favorito le barche grandi, ma le barche ‘molto grandi’, quindi Rán ha tenuto d’occhio Beau Geste, ICAP Leopard e Rambler 100 piuttosto che le barche più piccole alle sue spalle. Dato che due di queste sono ritirate, Rán è in lizza per la difesa del titolo della Rolex Fastnet Race. Il navigatore Steve Hayles ha spiegato: “Nelle regate con andature portanti, potrebbero vincere le barche a chiglia basculante come i Cookson 50, ma hanno troppo da fare, quindi potrebbe trionfare una barca completamente diversa. Tuttavia, le previsioni indicano un completo ‘shut down’. Per il momento la situazione è sicuramente favorevole per noi, soprattutto in confronto alle prossime barche sul traguardo.”
 
Dopo l’arrivo dei Volvo Open 70, c’è stato un altro finale ravvicinato tra i primi tre IMOCA Open 60. La sfida tra queste barche, famose per le circumnavigazioni in solitario del Vendée Globe, è stata conquistata dal vincitore della Vendée Globe 2004-5 Vincent Riou a bordo del suo PRB (FRA) arancione. Riou ha vinto per meno di quattro minuti su Virbac Paprec 3 (FRA) condotta da Jean-Pierre Dick, due volte vincitore della Barcelona World Race, a sua volta seguita a meno di due minuti da Bernard Stamm sul suo Cheminées Poujoulat (SUI), due volte vincitore della regata intorno al mondo in solitario Velux 5 Oceans.
 
“E’ una bellissima sensazione,” ha commentato Riou della sua vittoria, la seconda dopo il trionfo in classe IMOCA 60 del 2007. “Siamo felici di aver ottenuto un buon risultato, soprattutto considerando che le barche sono state molto vicine per tutta la regata.
 
“Doppiare Fastnet Rock è stata di per sé un’esperienza molto speciale poiché c’era molto vento ed era tutto grigio, poi d’improvviso il Fastnet è apparso nella nebbia mentre lo passavamo in 30 nodi di vento – uno spettacolo magnifico.”
 
Il francese Marc Guillemot, piazzatosi quarto a bordo di Safran (FRA), ha spiegato perché la Rolex Fastnet Race è così speciale. “E’ un percorso molto bello sia nell’andata sia nel ritorno poiché le condizioni del vento e del mare sono molto varie, inoltre ci sono tre o quattro delle barche IMOCA più forti ed è sempre interessante regatare contro di loro.”
 
Nonostante Safran abbia finito 45 minuti dopo PRB, a Bishop Rock le due barche erano pari. Guillemot ha ammesso di aver scelto la vela sbagliata per la tratta verso Lizard e di conseguenza il loro rivale li ha superati.
 
Virbac-Paprec 3 era in testa all’altezza delle isole Scilly ed è riuscita a finire seconda nonostante la rottura del winch primario di dritta e i conseguenti inconvenienti nel pozzetto. “E’ stata una regata molto combattuta e interessante, con molto vento, poco vento e salti di vento – è stata una bella regata,”  ha commentato Dick. “La navigazione è stata complicata per via della corrente, ma questo fa parte del fascino della regata. Assomiglia un po’ al Tour de France a la Voile. E’ una bella regata e sono felice di aver partecipato.”
 
Le prossime barche a tagliare il traguardo in Classe Zero saranno gli STP65 Vanquish (USA), mentre il TP52 svizzero Near Miss nel tardo pomeriggio era al largo delle Isole Scilly. Secondo i tempi registrati a Fastnet Rock, Ràn è ancora in testa in tempo compensato. In IRC 1, lo Swan 62 Uxorious IV (GBR) è al comando, mentre delle otto barche ad aver doppiato in IRC 2, l’A40 Vitaris Response (FRA) è in testa.
 
Con una zona di alta pressione stazionaria sul Mar Celtico, il vento stanotte dovrebbe continuare a girare a nord e poi nord-est, diminuendo nelle prossime 24 ore in netto contrasto con le condizioni sperimentate dai leader: domani pomeriggio a Fastnet Rock ci sarà pochissimo e prezioso vento.
 
Alle 19:00 BST, 13 barche avevano completato la regata; circa 273 sono ancora in gara e 28 si sono ritirate.

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