Economia

Bertarelli studia un’opa

Intesa Sanpaolo e Ernesto Bertarelli puntano sul settore biomedicale: nel mirino c’è Sorin, società quotata a Piazza Affari e specializzata nel trattamento delle patologie cardiovascolari. La banca guidata da Corrado Passera e il fondo della famiglia dell’imprenditore svizzero, Ares Life Sciences, componenti di un consorzio che include anche i fondi Essex Woodlands Health Ventures UK Ltd e Alpha, hanno recapitato al cda di Sorin – che la esaminerà giovedì – la richiesta di svolgere una due diligence in esclusiva finalizzata alla promozione di un’Opa sull’intero capitale della società.

Da Il Giornale – L’advisor è Banca Imi e la valutazione preliminare oscilla tra gli 1,40 e gli 1,55 euro per azione, per una capitalizzazione di Borsa compresa tra i 660 e i 770 milioni.
I possibili acquirenti hanno inoltre intavolato trattative con due tra i principali azionisti di Sorin, la Mittel del presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, e il fondo Equinox Two del finanziere Salvatore Mancuso, per coinvolgerli, dopo aver aderito all’offerta, «nell’iniziativa industriale che il consorzio ha in corso di studio». L’annuncio ha spinto gli acquisti sul titolo, che a Piazza Affari ha chiuso in rialzo del 4,27% a 1,51 euro.
Attualmente Sorin è controllata da un patto parasociale che vincola il 37,8% del capitale e che vede tra i suoi componenti Hopa (controllata da Mittel ed Equinox), a cui è riferibile quasi il 20% del capitale, il fondo Equinox Two (6,7%), Mps (7,3%) e Holmo (4,6%), la holding di controllo di Unipol.
Sorin ha chiuso il 2009 con 23 milioni di utili, dopo la perdita del 2008, e ha presentato venerdì scorso un piano industriale quinquennale che prevede una crescita annua dei ricavi del 3-5% e il raggiungimento nel 2014 di un utile tra i 60 e gli 80 milioni di euro.
Intesa e Ernesto Bertarelli, per Forbes il terzo uomo più ricco della Svizzera (e il 64/o al mondo) con un patrimonio di 10 miliardi di dollari (frutto della cessione dell’azienda Serono nel 2006), si ritrovano dunque fianco a fianco dopo che nel novembre scorso la banca aveva fatto spazio al fondo Ares in Esaote, uno dei principali operatori nel settore della diagnostica ad immagini. L’imprenditore-velista, vincitore con la sua imbarcazione Alinghi anche dell’Americas Cup, era diventato il primo azionista della società accanto alla stessa Intesa, Mps e alla Equinox di Mancuso.

 

Da Il Giornale

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