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Investor Day Novamarine: nuovi investimenti tra difesa, lusso e tecnologia

Novamarine: dove finanza e orizzonte si incontrano

All’Investor Day tenutosi oggi a Olbia, l’AD Francesco Pirro ha tracciato un percorso chiaro e ambizioso: la capitalizzazione post‑IPO non è un traguardo, bensì il trampolino di lancio per rafforzare la linea Professional, destinata a rispondere ai bandi dei Ministeri della Difesa di tutto il mondo. Con la predisposizione di nuove aree produttive e personale altamente specializzato, Novamarine punta a consolidare la propria presenza nel settore pubblico, abbinando capacità industriale e visione strategica. La realizzazione di commesse governative – tra cui la recente fornitura alla Marina Militare libica – testimonia la potenza commerciale del modello: un prodotto esistente che diventa biglietto da visita internazionale.

Le leve finanziarie: investire per innovare

Dal bilancio emerge un quadro robusto: ricavi in forte crescita, margine EBITDA superiore al 21% e indebitamento ridotto grazie alla raccolta dell’IPO. Ora, il focus è rivolto all’ampliamento degli stabilimenti per sostenere l’aumento di capacità produttiva e l’acquisizione di commesse istituzionali. L’impegno su costi del lavoro e qualità artigianale prelude a una nuova fase di crescita: assunzioni locali, formazione mirata e valorizzazione del territorio. Questa alleanza tra finanza e manifattura conferma Novamarine come best practice italiana, capace di trasformare capitale in sviluppo sostenibile e competitività globale.

A bordo, la rivoluzione firmata Leandro Benci

La prova sul Novamarine  BS140, guidata dall’ing. Leandro Benci, certifica che l’anima tecnica non è meno strategica della governance finanziaria. “Senti l’acqua: è come volare”, racconta Benci, descrivendo una planata fluida a 55 nodi, con cambi di rotta improvvisi e motorizzazione Mercury Verado che garantisce accelerazioni sorprendenti anche a regimi contenuti. L’impiego sapiente di tubolari, carbonio, metalli e teak artigianale non è estetica: è tecnologia applicata che coniuga comfort, performance estrema e durabilità. Una barca che non solo si muove, ma anticipa uno standard tecnologico applicabile anche in contesti governativi.

L’orizzonte finanziario secondo Francesco Pirro

Per Francesco Pirro, Amministratore Delegato e figura chiave della rinascita industriale di Novamarine, la quotazione in Borsa non è stata solo un’operazione finanziaria: è un atto identitario. “Abbiamo voluto affermare con forza il nostro ruolo di eccellenza italiana nel settore nautico, rendendo trasparente e condivisibile la nostra crescita,” ha dichiarato durante l’Investor Day. E i numeri parlano chiaro: ricavi in crescita del 12% su base annua, utile netto in aumento del 65%, e una forte riduzione dell’indebitamento finanziario netto, passato da €9,9 milioni a €3,2 milioni nel giro di sei mesi. Ma sono le scelte strutturali che definiscono l’ambizione del progetto.

Mezzo aviolanciabile, gonfiabile in pochi secondi
Linea Professional – mezzo aviolanciabile

Il primo pilastro strategico è l’espansione degli impianti produttivi a Olbia, che consentirà di aumentare la capacità installata e introdurre una linea interamente dedicata al segmento Professional. Questo significa non solo poter costruire più barche, ma farlo secondo specifiche richieste da gare pubbliche e commesse istituzionali, anche standardizzando i processi e quindi incrementando la qualità. L’obiettivo, già avviato con la fornitura di 14 unità alla Marina Militare libica, è entrare stabilmente nel circuito delle forniture ministeriali, italiane ed estere. Per questo, Novamarine sta rafforzando il proprio know-how anche a livello di compliance, sicurezza e requisiti omologativi internazionali.

La seconda direttrice riguarda l’espansione commerciale: dall’Europa agli Stati Uniti, passando per il Medio Oriente. Grazie agli accordi con Brunswick Marine e Kitson Yachts, il marchio Novamarine ha iniziato a presidiare mercati strategici con una rete distributiva solida, in grado di valorizzare sia i modelli pleasure (BS, RH) sia i nuovi tender Navy. In parallelo, la visibilità ottenuta tramite la quotazione su Euronext Growth Milan ha favorito l’interesse di investitori istituzionali come Algebris, che oggi affianca la crescita del brand in qualità di partner finanziario. La governance ha già dichiarato l’intenzione di reinvestire gli utili in R&D e formazione, mantenendo una rotta precisa: rendere Novamarine un riferimento non solo per il lusso nautico, ma per l’industria marittima strategica del futuro.

Artigianalità e territorio: l’altro cuore pulsante di Novamarine

Dietro le linee affilate dello scafo e la potenza dei motori, Novamarine nasconde un’anima profondamente umana e territoriale. Il polo produttivo di Olbia non è solo un luogo di assemblaggio: è un vero e proprio laboratorio di competenze, dove l’innovazione industriale convive con saperi artigianali tramandati da generazioni. La strategia post-quotazione ha previsto, tra le sue priorità, il potenziamento del capitale umano locale: nel 2024 il personale è passato da 71 a 83 unità, con ulteriori assunzioni già programmate per il biennio successivo, portando attualmente il presidio a 110 operatori stabili.

Nuovo sito produttivo Novamarine in costruzione

Ogni imbarcazione Novamarine è il risultato della convergenza tra tecnologia e manualità. I tubolari, uno dei tratti distintivi della casa, vengono realizzati internamente con una cura maniacale nella scelta dei materiali e nelle tecniche di saldatura. Lo stesso vale per i componenti in metallo e carbonio, lavorati su misura per garantire resistenza e leggerezza. Ma è nel trattamento del legno – in particolare per i mobili di bordo e le coperture in teak – che si coglie il respiro dell’eccellenza artigianale. Il cantiere investe nella formazione continua dei suoi tecnici, consapevole che il valore di un prodotto premium risiede nella qualità delle mani che lo costruiscono.

Artigianalità fatta di dettagli

Questo legame profondo con la terra e con le persone si traduce in un modello di sviluppo sostenibile: un’azienda che cresce, ma che non delocalizza; che punta al mondo, ma resta fedele al proprio DNA. Per Olbia e per la Sardegna, Novamarine rappresenta oggi non solo un’eccellenza nautica, ma anche un simbolo di rinascita industriale, capace di creare occupazione qualificata e attrarre investimenti a lungo termine.

Navigare oltre la finanza

In un Paese spesso ancorato a modelli industriali lenti o autoreferenziali, Novamarine si propone come l’eccezione che anticipa la regola. Ha saputo usare la leva della finanza non per speculare, ma per investire. Ha scelto la trasparenza della quotazione in Borsa per guadagnare fiducia, non solo capitali. E oggi, a quasi un anno dallo sbarco su Euronext Growth di Milano, dimostra che anche una PMI italiana può coniugare design, potenza, tecnologia e visione strategica con la stessa audacia con cui una delle sue barche vira a 55 nodi.

Francesco Pirro, AD Novamarine in cantiere

Ma ciò che colpisce davvero non è solo il bilancio, o l’efficienza idrodinamica del Novamarine BS140. È la sensazione che dietro ogni linea d’acqua e ogni curva di crescita ci sia una cultura del fare che non si improvvisa. Una cultura fatta di scelte industriali precise, di coraggio imprenditoriale, e soprattutto di persone. Tecnici, artigiani, progettisti, manager: tutti parte di un ecosistema che punta al mare aperto ma con radici ben piantate in Sardegna.

Novamarine non è più solo un costruttore di barche. È un laboratorio di futuro. Un luogo dove si disegna l’innovazione con la matita dell’esperienza e si costruisce valore – industriale, finanziario, umano – che galleggia sul mondo. Ma senza mai perdere il contatto con l’acqua, e con ciò che la attraversa.

Cantiere Novamarine – area assemblaggio

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