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Blue Economy, chi sono i vincitori dell’Open Innovation city Hackathon Blue

La Blue Economy è sempre di più sotto i riflettori. E crescono i progetti, come gli investimenti, in tale ambito. Ne è la prova la finale dell’Open Innovation city Hackathon Blue, che punta a intercettare progetti innovativi nell’economia del mare a tema ambiente, sostenibilità e benessere dei cittadini.

L’Open Innovation city Hackathon Blue è un’iniziativa promossa dal Comune di Genova e organizzata da Job Centre e Hub2Work con il sostegno di Compagnia di San Paolo. Tale iniziativa si è svolta nell’ambito della Genova Smart Week. Sono stati 29 i progetti presentati in modalità pitch elevator, presentazioni efficaci di breve durata. 

Francesco Maresca, assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico, Comune di Genova, ha detto: “In questo Hackathon Blue ho visto dei progetti che possono rappresentare un modello da seguire a livello nazionale per tutti i settori della Blue Economy. Ringrazio gli sponsor che ci hanno permesso di realizzare il Blue district e di sponsorizzare questo bellissimo evento, ma anche tutti i partner e stakeholder che sono compagni di viaggio in questo bellissimo percorso che spero porterà grandissime soddisfazioni alla nostra città, da condividere con il sistema Paese e l’Unione Europea”.

Open Innovation city Hackathon Blue, i vincitori

I vincitori dell’Open Innovation city Hackathon Blue sono stati 3, scopriamoli di seguito.

Ambiente e sostenibilità – Questa categoria ha visto primeggiare lo sviluppo di un prototipo innovativo a membrane per il trattamento a bordo nave di acque nere e grigie. Questo progetto “consente di valorizzare le competenze locali in sinergia con pubblico e privato e con un respiro internazionale per l’ambito di applicabilità”. Come spiegato: “Oggi i liquami vengono spesso scaricati in mare o stoccati a bordo, tutto questo condiziona il tracciamento delle rotte in base agli attracchi che consentono lo scarico dei reflui e incrementa i costi energetici di trasporto. Le membrane consentono di separare la fase solida dalla fase liquida e consentono di riutilizzare le acque purificate, riducendo i volumi del rifiuto stoccato”. Matteo Cornacchia, portavoce del team composto da Università di Genova e Exxro srl, ha detto: “Entro due anni il progetto entrerà in fase di sviluppo, speriamo che sia sfruttato partendo proprio da Genova”.

Benessere, sport e tempo libero – Il progetto vincitore di questa categoria è il progetto Waterbike Genoa – The Blue Lane: un mezzo concepito come una canoa con profili alari e un’elica che consente di farla planare sull’acqua. A idearlo il team composto da Benedetto Piaggio, Alessandro Carchen, Olivia d’Ubaldo e Mario Biferali dell’Università di Genova, che hanno pensato anche a una “pista ciclabile blu” da Genova a San Fruttuoso e Portofino lungo la costa. Per quanto riguarda il progetto vincitore, in base a quanto spiegato, “in modalità turistica il mezzo permetterà la pedalata assistita, in quella race è pensata per lo sport agonistico e dilettantistico. Gli ideatori hanno anche pensato a una “pista ciclabile blu” da Genova a San Fruttuoso e Portofino lungo la costa. 

Questi due progetti riceveranno un premio di 7.500 euro. Il terzo progetto, che avrà un premio di 5.000 euro, è quello premiato dalla giuria degli stakeholder dell’Hackaton Blue: Genoa Ocean Agorà – more than surf. Si tratta di una piazza sportiva in mare ideata dal team composto da Luca Puce, Massimiliano Omero, Nicolò Di Tullio e Filippo Perata. Nello specifico, è un reef artificiale e un campo sportivo in mare delimitato da boe smart. Non solo dedicato al surf, ma anche agli sport acquatici e molto altro, con un supporto logistico a terra. Di Tullio ha spiegato: “Un’idea per dare uno spunto nuovo sull’utilizzo del mare a Genova”.

Genova Blue District 

Con l’Hackaton Blue è stato battezzato il Genova Blue District. Un distretto nato “per sostenere l’innovazione ed i processi legati alla Blue Economy, come spazio di convergenza tra processi del territorio e risorse scientifiche tecniche ed imprenditoriali nonché luogo di divulgazione aperto ai cittadini”.

Foto: Free-Photos – Pixabay

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