Cantieri

Cantieri di Lavagna, investitori cercansi

  I cantieri navali Lavagna, Cnl, cercano investitori. La Regione è pronta a utilizzare il fondo di garanzia per anticipare la cassa integrazione ai 30 lavoratori senza stipendio da giugno e finora privati anche degli ammortizzatori sociali. La difficile situazione dell’azienda (con un deficit di bilancio che supera i 20 milioni di euro) è stata al centro dell’incontro che si è svolto ieri, in Regione, tra Giovanni Enrico Vesco, assessore ligure alle Politiche del lavoro, Paolo Perfigli, assessore provinciale allo Sviluppo economico, Giuliano Vaccarezza, sindaco di Lavagna, i funzionari di Ligurcapital (società regionale, coinvolta dalle istituzioni con l’obiettivo di risanare i conti di Cnl), Francesco e Laura Ceccarelli, titolari dei Cantieri, Marisa Patellani, già presidente del gruppo Tigullio di Confindustria Genova.

«L’azienda ha seri problemi di liquidità e arretrati con l’Inps che impediscono all’Istituto di previdenza di erogare la cassa integrazione – spiega Vesco – Interverremo con il fondo di garanzia della nostra finanziaria, Filse, affinché i lavoratori possano farsi anticipare dalle banche ciò che gli spetta». L’incontro di ieri è stato organizzato dopo l’assemblea della scorsa settimana, in Comune a Lavagna, tra istituzioni, lavoratori e Confindustria e sarà seguito da un altro, di aggiornamento, tra quindici giorni.

Intanto, la famiglia Ceccarelli cerca uno o più imprenditori disposti a entrare nel capitale aziendale, consentendo, da un lato il mantenimento del marchio sul territorio e, dall’altro, di accelerare il più possibile l’erogazione degli ammortizzatori sociali. La volontà congiunta di salvare il polo produttivo e la sua localizzazione è unanime, ma la situazione è molto grave e le istituzioni insistono su azioni che salvaguardino i lavoratori. «In questo momento non abbiamo certezze sugli arretrati – spiega Vesco – L’azienda non ha la possibilità di coprire questi debiti. Per quanto riguarda i 6 lavoratori del cantierino di Riva Trigoso, che non hanno il diritto di accedere agli ammortizzatori sociali, potrebbero essere impiegati in alcuni interventi di manutenzione». Gli amministratori locali hanno chiesto scelte rapide. «La preoccupazione è che questa situazione possa pregiudicare il futuro dell’azienda – conferma Vesco – È determinante che i Cantieri navali segnino una presenza sul mercato e abbiamo cercato di convincerli a non perdere l’occasione del Salone nautico di Genova». Appuntamento sul quale, però, i titolari dei Cantieri non hanno ancora sciolto le riserve. «I Cantieri navali Lavagna hanno una produzione di eccellenza – spiega Marisa Patellani – Un primato riconosciuto a livello non solo italiano, ma mondiale e la crisi in cui versa è dovuta alla perdita delle commesse e ai forti investimenti degli anni passati. La situazione è molto delicata, sono in corso tentativi per individuare partner che potrebbero affiancare la famiglia Ceccarelli, ma per ora non c’è nulla di definito. La volontà di trovare una soluzione – conclude Patellani – è stata ribadita anche ieri».

La vicenda dei Cantieri navali Lavagna sarà affrontata anche nella riunione convocata oggi, alle 15.30, a Chiavari, presso la sede distaccata della Provincia, in via Vinelli. «Abbiamo sollecitato un piano dettagliato con le scadenze – spiega Paolo Perfigli – Monitoreremo la situazione per tutelare il polo produttivo e i lavoratori». Il sindaco Vaccarezza interviene sulla questione, lanciata per garantire nuovi spazi ai Cantieri navali, della colmata a mare di Lavagna. «Il progetto andrà avanti, senza farsi condizionare dalle vicende dell’azienda – spiega – È un’opera utile per la sistemazione del depuratore e di altre imprese».

 

Fonte: Il SecoloXIX

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