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Checco Bruni, grazie lo stesso

Checco Bruni grazie lo stesso. Il forte velista italiano nonostante non sia riuscito a conquistare il titolo di Campione del Mondo di Match Race in Malesia, ha comunque il merito di aver appassionato gli italiani nella disciplina che non è propriamente nostrana. Quindi i complimenti soprattutto in vista della nuova avventura che lo vedrà protagonista con Luna Rossa. Adesso ci domandiamo il prossimo anno chi ci sarà a difendere i colori italiani nel circuito World Match Racing Tour? Speriamo Simone Ferrarese o Jacopo Pasini e perché no una ragazza poliedrica come Giulia Conti. Vedremo ma per ora grazie Francesco.

Francesco Bruni non riesce nell’impresa di laurearsi campione del mondo match race. La battuta d’arresto arriva nei quarti di finale della Monsoon Cup. Vento abbastanza costante e un insolito sole hanno caratterizzato la giornata riservata ai quarti di finale. La forte corrente sempre presente sul campo di regata ha come al solito influito sulle scelte tattiche dei team in acqua.

Il Bruni racing team è sceso in acqua contro l’avversario diretto nella corsa al titolo mondiale, l’inglese Ian Williams e il suo GAC Pindar team. Lo scontro si è svolto al meglio delle cinque regate, con Williams che entrava dal lato favorito della linea di partenza nella prima regata. Prima regata che partiva subito con una dubbia penalità a Bruni che manteneva sul percorso un piccolo vantaggio, non sufficiente per togliersi la penalità. La seconda regata è invece cominciata con un’aggressiva mossa dello skipper palermitano fatta per togliersi da una posizione difficile, culminata con una collisione e inevitabile penalità.

Una pausa di qualche ora ha consentito agli italiani sotto due a zero di riprendere fiducia e di vincere così il terzo match. La rincorsa è però finita nella quarta regata della serie con una partenza vinta ma con una bolina sui lati opposti del campo di regata che ha regalato all’inglese tre metri di vantaggio alla prima boa, poi sono andati ad aumentare fino al traguardo.

Francesco Bruni conclude quindi la Monsoon Cup all’ottavo posto, guadagnando i punti sufficienti ad assicurarsi la piazza d’onore nella classifica 2011 del World Match Racing Tour, il campionato mondiale della specialità del match race.

“Ringraziamo tutti i nostri supporter e tutte le persone che ci hanno seguito durante questa intensa stagione” è il pensiero di tutto il team “ Ci dispiace non aver portato in Italia il titolo mondiale ma siamo comunque contenti di quest’anno trascorso sempre ad alto livello”

Bruni Racing Team sta promuovendo nell’ambito del WMRT l’imbarcazione GALA. Gala One Design nasce da una sfida raccolta dallo studio Vallicelli: ripensare ex-novo una piccola keel boat per farne un purosangue da match race in singolo. Gala One Design rispetta una rigida monotipia per garantire ai timonieri pari opportunità.

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