Economia

Costa Smeralda la nuova frontiera cinese

Costa Smeralda, prezzi in calo è il nuovo paradiso dei cinesi. Per il mercato della seconda casa al mare vi è una fase di rallentamento con un calo dei prezzi anche in Sardegna anche se alcune zone, come la Costa Smeralda (appetite da russi e dai primi miliardari cinesi), non sembrano subire decrementi

Da L’Unione Sarda

 

I prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati a Porto Cervo Centro, Abbiadori e al Pevero, in diminuzione in altre località. I tempi medi di vendita vanno dai sei agli otto mesi. Molto affollate nei mesi centrali, poco a giugno e settembre, Porto Cervo e Porto Rotondo. I canoni delle ville ad agosto sono proibitivi: a Liscia di Vacca, con giardino, piscina, vicino alla spiaggia, con cinque camere e dieci posti letto l’affitto per agosto è di 24-26 mila euro. Si è registrato, inoltre, un incremento di richieste di livello alto da parte di stranieri, soprattutto dell’est (russi e ucraini) e dei primi cinesi interessati alla zona di Porto Raphael. I russi cercano la vicinanza al mare, la riservatezza, a volte demoliscono le ville per ricostruirle con il loro stile più negli interni (arredi e rifiniture). Vogliono ostentare molto. Cercano la spiaggetta o il molo privato, ma non direttamente sul porto, nelle insenature più riparate. Il budget raramente è un problema per i russi disposti a spendere anche 20-30 milioni di euro per ville sul mare. Il Consorzio “Costa Smeralda” oltre a fornire tutti i servizi (vigilanza, pulizia strade, giardinaggio) valuta l’impatto di tutto quello che riguarda l’estetica dei palazzi, per cui ogni modifica deve essere autorizzata dal Consorzio attraverso un Comitato di Architettura. L’investitore di fascia alta desidera rimanere all’interno del perimetro del Consorzio, pur pagando una quota annuale si sente più garantito. Ma vi sono anche gli italiani in costa: sono soprattutto settentrionali e in parte romani.

 

Da L’Unione Sarda

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