Che la soluzione dei pontili galleggianti fosse l’unica percorribile appariva subito chiara anche ai non addetti ai lavori, ma la domanda che oggi ci poniamo è “sempre a parità di budget”? Vediamo se qualcuno ha il coraggio di dire che il progetto rimarrà a budget invariato, perché se così fosse si arricchiranno in molti. Riportiamo senza aggiungere alcun commento l’articolo di Repubblica sul tema. Virata del Comune sulle World Series della Coppa America. La Soprintendenza rivela: «Noi non abbiamo avuto alcun progetto, né richieste per l’autorizzazione al prolungamento della scogliera di Mergellina». E così il provveditore Stefano Gizzi mette in forse tutto il progetto, a soli 90 giorni dalle gare. Ma il Comune ha una strategia, proprio per aggirare permessi, veti e burocrazia. La strategia si chiama: pontili galleggianti. Il progetto non è ancora stato chiuso — precisa l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco — Contiamo di farlo per martedì. E, poi, il vero passaggio tecnico importante sarà quello dalla commissione Edilizia, che si è insediata il 5 gennaio». Sui tempi stretti De Falco è ottimista: «Sarà una corsa contro il tempo, ma questo lo sapevamo, stiamo lavorando senza sosta e con grandissima attenzione proprio per snellire le procedure e velocizzare i tempi».
Da
Repubblica.it – E qui la virata: «No, alla soprintendenza non abbiamo ancora consegnato alcun progetto perché la nostra idea portante è quella di realizzare solo opere rimovibili, nessun intervento invasivo o permanete. E per opere temporanee che non superino i 120 giorni di permanenza il parere della Soprintendenza non è obbligatorio, per legge». Per opere rimovibili De Falco intende una serie di pontili galleggianti lungo la scogliera dove attraccare le imbarcazioni. Insomma il Comune va dritto e in solitaria per la sua strada e cerca di aggirare i possibili veti, dopo la scottatura di Bagnoli e la Procura che ha bloccato il progetto.
«Coppa America? Nessuna preoccupazione — precisa lo stesso sindaco, Luigi de Magistris — Con la Soprintendenza c’è stato un equivoco. Tutto procede secondo le previsioni, ma ovviamente ci sono delle procedure non ancora perfezionate. Non tutto è pronto formalmente, ma Soprintendenza e governo sono pienamente coinvolti. Si tratta solo di avere pazienza. Non si può pensare che si risolva sempre tutto in un giorno». Le procedure da perfezionare sono quelle che riguardano le opere rimovibili. Gli americani, infatti, hanno fatto richieste ben precise e se fosse necessario spostare un solo masso della scogliera, il Comune dovrebbe attivare tutto l’iter burocratico dei permessi paesaggistici e i tempi a quel punto sarebbero davvero stretti. «Parere obbligatorio o no — chiarisce De Falco — noi vogliamo lavorare in squadra. Martedì approviamo il progetto, giovedì lo presentiamo alla commissione Edilizia e appena ci danno il via libera, per me anche il giorno dopo, il progetto è sul tavolo del soprintendente. L’idea è di non arrivare allo scontro, ma a soluzioni comunque condivise». Un passaggio che resta comunque spinoso. E De Falco è sì ottimista, ma anche realista: «Se parliamo di opere non fisse, quindi di montaggio e smontaggio e non di costruzione, la nostra corsa contro il tempo è assolutamente praticabile. Ma ovviamente gli intoppi burocratici sono sempre possibili».
E Carmine Piscopo, presidente della commissione Edilizia: «Giovedì sarà la nostra prima riunione. Noi voteremo il regolamento della commissione e poi cominceremo l’esame del progetto, di cui non sappiamo ancora nulla, per esprimere un parere. Ovviamente sarà la nostra priorità e ci impegneremo a fare una valutazione in tempi rapidi». Insomma un percorso ancora in salita. Prima di giovedì il progetto dovrà passare anche dall’ufficio dirigente per avere il via libera sulla conformità paesaggistica. «E bisogna vedere cosa vuol dire rimovibile», precisa già Piscopo.
FONTE: Repubblica.it del 7 gennaio 2012