In totale le regate in-port valgono il 20% dei punti e, con un parterre competitivo come quello di questa edizione 2011-12 il valore di ogni singola prova è ben presente a tutti i team. Inoltre, le regate si svolgono molto vicino a terra, per dar modo al pubblico di seguire le evoluzioni dei VO70, e anche questo aspetto ricopre grande importanza per gli equipaggi.
“Cercheremo di vincere” ha dichiarato lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing Ian Walker. “Per noi è ancora più importante perché abbiamo meno punti nella generale e questa è una buona occasione per recuperare. Faremo in massimo, non ci sono dubbi!” Il campo di regata sarà posizionato vicino al porto di Città del Capo nell’area orientale della Table Bay nel caso in vento provenga da sud-est, con una partenza in poppa seguta da un percorso a forma di L. se la brezza dovesse girare da sud-ovest, il campo sarebbe spostato ad ovest della bia, in modo da evitare la zona di ridosso creata dalla imponente Table Mountain.
Le previsioni parlano di un vento intorno ai 15 nodi, condizioni ideali quindi perché i sei Volvo Open 70 possano offrire un grande spettacolo alle migliai di spettatori che si prevede affolleranno le coste della baia. Abu Dhabi, Sanya e PUMA sono tutte tornate a navigare ieri, dopo un lavoro intenso da parte dei rispettivi shore team che hanno dovuto rimontare alberi, effettuare riparazioni e ricostruzioni e verificare tutte le attrezzature. Dal canto loro, gli altri team hanno approfittato del maggior tempo a disposizione per un attento check degli alberi e del sartiame, memori di quanto accaduto nella prima tappa e sono certamente vogliosi di ricominciare la battaglia.
“Oggi siamo più forti di quando abbiamo lasciato Alicante” ha detto il francese Franck Cammas “siamo in ottima forma in termini di preparazione della barca per la prossima tappa e anche psicologicamente.” Fra i componenti del Team Telefónica, che hanno vinto la tappa ma non hanno brillato nella prima in-port race, l‘atteggiamento è combattivo ma obiettivo al tempo stesso, come confermato dallo skipper Iker Martínez: “Siamo felici ma anche realistici. Non è perché abbiamo vinto la prima tappa che pensiamo di essere meglio degli altri. Anzi, potrebbe essere un grande errore.” Intanto ieri si è svolta la cerimonia ufficiale di premiazione della prima tappa sul palco appositamente attrezzato nel Race Village di Città del Capo. Durante la giornata sono stati assegnati anche due premi speciali: il premio per il miglior Media Crew Member messo in palio da Inmarsat è andato al neozelandese Hamish Hooper, imbarcato su CAMPER per le sue corrispondenze, immagini e video di grande qualità prodotte durante la prima tappa.
E’ stato lo shore team di Sanya, invece, ad aggiudicarsi l’altro premio speciale fornito da DHL, sponsor e partner per la logistica della Volvo Ocean Race, per il miglior lavoro compiuto dal tecnici del team di terra che sono riusciti a riportare la barca in condizioni di navigare a vero tempo di record. Oggi tutti i team sono tornati in acqua per disputare le tre regate Pro-am, che non assegnano punti, con equipaggi formati dai velisti e da ospiti e media internazionali. La vittoria è andata ad Abu Dhabi Ocean Racing, seguito da Team Sanya, Groupama Sailing Team, Camper with Emirates Team New Zealand e Team Telefonica. PUMA Ocean Racing non ha partecipato alla competizione, ma ha comunque approfittato per allenarsi e mettere a punto il mezzo sul campo di regata.
Sempre oggi, nel pomeriggio, si svolgerà la conferenza stampa con il CEO Knut Frostad e si riunirà la Giuria internazionale per discutere la protesta presentata da Groupama contro CAMPER.