Al momento della stesura del protocollo da parte di Oracle e l’allora Challenger of Records Mascalzone Latino, l’obbiettivo di tale regola era quello di ridurre i costi e fare fronte unito nella comunicazione digitale per agevolare ad esempio la ricerca di sponsor senza frammentare i contributi in giro per la rete.
Ad oggi però questi due principi sono venuti meno e il disagio dei team nell’avere una sola vetrina web comune sono enormemente superiori ai vantaggi che ciò comporta. A farlo notare e porre la questione in termini di interrogazione formale è Team New Zealand nella figura di Grant Dalton che espone così le sue motivazioni:
“Siamo un team consolidato presente nel circuito dall’edizione dell’America’s Cup di Perth del 1987. Abbiamo una campagna della Volvo Ocean Race e concorriamo nelle Extreme Sailing Series, abbiamo bisogno di poter pianificare le nostre mosse come ci sentiamo senza essere sotto il controllo restrittivo del sito web di qualcun altro. […] La gente segue le squadre non gli eventi… la gente non fa il tifo per la Coppa del Mondo di Rugby che ci sarà a breve in Nuova Zelanda, la gente fa il tifo per le squadre all’interno della Coppa del Mondo.”