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Gli organizzatori AC a Napoli…ma cosa gli hanno fatto vedere?

Pubblichiamo il resoconto di rappresentanti dell’America’s Cup Event Authority che nei giorni scorsi hanno visitato Napoli e Venezia. Dalla lettura della newsletter il cui capitolo è intitolato “The Italian Job” ci poniamo la seguente domanda: ma cosa gli hanno fatto vedere? La sensazione è che qualcuno abbia portato questi signori a visitare Bagnoli tenendoli all’oscuro del fatto che lì l’evento non potrà avere la sua parte logistica. Il dubbio resta lasciamo ai nostri lettori l’interpretazione dell’affermazione:  “La superficie sarà la più grande che abbiamo avuto sino ad ora. La pavimentazione sarà rifatta interamente e un pontile frangiflutti limiterà il moto ondoso…la movimentazione delle barche avverrà sul pontile Sud” SailBiz lancia il dubbio ai lettori l’interpretazione alle Autorità lo spazio per eventuali chiarimenti. Ricordiamo che attualmente tutto sembra presagire verso Mergellina (a Sud della Collina di Posillipo) anche se il presidente del NauticSud non è convinto visto la concomitanza con il suo evento.

Nonostante le regate non riprenderanno sino ad aprile, ciò non significa che gli organizzatori dell’America’s Cup World Series siano in vacanza. Una rappresentativa dell’America’s Cup Race Management e una dell’America’s Cup Event Authority si sono recate in Italia per verificare lo stato delle cose a Napoli e Venezia.

Grant Davidson, manager dell’area tecnica dell’America’s Cup Race Management, ha scritto nel suo rapporto:

“Sono arrivato a Napoli dopo una notte di volo da Boston e cinque ore di scalo a Monaco, seguite da una spaventosa corsa in taxi verso il Serius Hotel nei pressi di Bagnoli, che è dall’altra parte di Posillipo, la collina che domina la città.  Napoli è una delle città più densamente popolate d’Europa. Ovunque vedi piccole auto, taxi, moto che volano su strade prive di segnaletica, mentre i pedoni rischiano la vita per attraversare. Credo sia possibile guidare da queste parti, ma ci vuole un po’ di pratica”.

“Abbiamo incontrato alcuni rappresentanti delle autorità locali, compreso il responsabile della dogana, il comandante e il direttore generale del porto di Napoli. Tutti hanno ben chiaro di ciò che ci serve – scaricare la nave rapidamente e a basso costo – e dal loro atteggiamento siamo fiduciosi che le cose possano andare per il meglio”.

“Terminato il meeting siamo andati a vedere la vera e proprio venue. La superficie sarà la più grande che abbiamo avuto sino ad ora. La pavimentazione sarà rifatta interamente e un pontile frangiflutti limiterà il moto ondoso. Le banchine saranno messe a disposizione dal Comitato Organizzatore locale e la gru per la movimentazione delle barche verrà allestita sul pontile sud. Il Club 45 verrà approntato sulla testa dello stesso pontile, da dove si domina il campo di regata”.

“Lasciata Napoli siamo arrivati a Venezia, una splendida città. Una barca ci ha recuperato direttamente all’aeroporto e ci ha portato a un ristorante nel cuore della città. Durante la cena abbiamo chiacchierato con i rappresentati del Comitato Organizzatore locale: un pasto fantastico, che ha allungato la serata e limitato il tempo da dedicare al riposo”.

“Alle 6 del mattino eravamo già in piedi. Siamo andati a perlustrare il campo di regata, con Harold Bennet che l’ha fatta da padrone: “Non vogliamo regatare qui – ha detto Harold dopo aver visto la zona riservata alla regata in mare aperto – Riportateci dentro e vediamo cosa di può fare nel Canal Grande”. ***

“I responsabili dell’evento hanno avuto un piccolo tuffo al cuore al solo pensiero. Ma Harold ha lavorato di cesello e dopo poco tempo già aveva dalla sua la Guardia Costiera e le autorità locali”.

“L’arsenale sarà spettacolare quando le barche saranno ormeggiate al suo interno nel corso della notte. Abbiamo dato un’occhiata alle aree destinate al media center e alle conferenze stampa, che sono state approvate da Isabel Genis, responsabile della sala stampa”.

“Ci sono scorci davvero unici dentro l’Arsenale, incredibili per ogni genere di attività. Ci sarà davvero l’imbarazzo della scelta. L’area del bacino di carenaggio è adeguata, anche se ci saranno dei lavori in corso durante lo svolgimento della manifestazione. La superficie sarà piuttosto limitata, ma tutto sommato tutto dovrebbe procedere al meglio” ***

“La nostra indagine continua”.

***La versione iniziale di questo articolo lascia intendere che le regate valide per l’evento di Venezia si svolgeranno unicamente su campo di regata “interno”. In effetti, si sta ancora definendo l’esatta localizzazione del campo di regata. Inoltre, il Comitato Organizzatore ha reso noto che i lavori di ristrutturazione in corso di realizzazione attorno all’area destinata ad accogliere il villaggio dell’America’s Cup World Series, saranno sospesi durante lo svolgimento della manifestazione.

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