La testa della flotta è sempre occupata da PUMA e CAMPER, ma sarà interessante vedere come evolverà la situazione nelle prossime ore. Da bordo di PUMA, il navigatore Tom Addis confessa la preoccupazione di vedere CAMPER avvicinarsi alla poppa della barca nera. In effetti la distanza fra i due battista si è ridotta a sole 10,8 miglia nel report di mezzogiorno, e entrambi avanzano a 8,2 nodi con un’aria leggera e instabile da nord-est mai superiore ai 5/6 nodi. “Siamo vicinissimi, un paio di ore fa abbiamo visto CAMPER dietro di noi, con il binocolo, la prima volta da quella transizione di qualche giorno fa. Ci risiamo, ma fortunatamente Telefonica non c’è. E’ difficile prevedere esattamente cosa avremo nelle prossime 24 ore ma qualsiasi cosa sia, è certo che non sarà forte. E nella bonaccia possono succedere un sacco di cose.” Il velista australiano ha anche commentato la scelta dei francesi. “L’opzione di Groupama l’avevamo presa in considerazione anche noi, è meglio in termini di forza del vento perché si è più lontani dal centro dell’alta pressione, ma forse sarà più difficile uscire. Credo che guadagneranno, certamente su Abu Dhabi ma per noi non sono una minaccia immediata. Ma con 24 ore di aria leggera non si sa mai, bastano un nodo o due di pressione in più a fare la differenza.”
Contrariamente a quanto sembrano aver fatto gli spagnoli Addis sostiene che a bordo di PUMA non si pensa alla classifica generale. “Non pensiamo ai punti, stiamo cercando di vincere la tappa. Naturalmente ci sono scenari migliori di altri, ma visto che non abbiamo assolutamente il controllo sulla situazione, non ci pensiamo o non ne parliamo.” Questo scenario di instabilità di sicuro terrà alta la tensione a bordo delle cinque barche fino al traguardo, e in particolare dopo l’isola di Eleuthera, ultimo waypoint obbligatorio del percorso prima di Miami, che i team potrebbero affrontare in maniera diversa. Quanto all’ultima parte della navigazione verso Miami, Addis crede che: “Chiunque uscirà per primo avrà un po’ più di respiro perché poi saranno 100 miglia in linea retta, anche se ci sarà da attraversare al Corrente del Golfo, che potrebbe essere leggera e andare nella stessa direzione del vento. Doppiare per primi il faro di Eleuthera sarà importante.”
Tutti gli occhi sono quindi puntati sull’interessante duello Telefónica-Groupama, che al rilevamento delle 12 avevano 45 miglia di distanza laterale e navigavano sotto la costa dai due lati opposti delle stesse isole. La rotta di Groupama, visto il passaggio obbligatorio di Eleuthera, dovrà prima o poi congiungersi a alla rotta “tradizionale” seguita dagli avversari e l’equipaggio francese dovrà anche affrontare il passaggio di diverse isole dell’arcipelago delle Bahamas, mentre gli spagnoli potrebbero camminare praticamente in linea retta fino all’ultimo waypoint. Malgrado non abbia seguito i transalpini nell’opzione “interna” anche Abu Dhabi nelle ultime ore è riuscito a ridurre lo svantaggio, a scendere sotto le 100 miglia dal leader e al rilevamento delle 12 è ormai a sole 18,8 miglia da Telefónica. Le previsioni per l’arrivo confermano la data del prossimo mercoledì 9 maggio, dunque il gruppo degli inseguitori dispone di sole 48 ore per tentare di approfittare dell’effetto di compressione provocato dall’alta pressione. Dopo 15 giorni di regata e 4.400 miglia il risultato rimane più che mai incerto. Al vincitore di ognuna delle rimanenti quattro tappe, infatti, andranno 30 punti (25 per il secondo, 20 al terzo e così via), le In-port race ne assegneranno altri 6, 5, 4, 3, 2 e 1 ed è quindi chiaro che la classifica è corta e potrebbe cambiare ancora. In caso di una possibile seconda vittoria consecutiva, PUMA potrebbe riavvicinarsi parecchio alla parte alta della classifica, ma certamente gli altri non staranno a guardare.
Alle ore 12 di oggi, quando si entra nel quindicesimo giorno di regata e sono meno di 450 miglia a Miami, in testa è sempre PUMA con un vantaggio di 10,8 miglia su CAMPER, Groupama 4 è risalito in terza posizione a 78,3 miglia mentre Telefonica è quarto a 80,4 e Abu Dhabi quinto a 99,2 miglia dai primi. La migliore media di velocità è quella dei francesi con 10 nodi, opposta a quella degli spagnoli con 6,4 nodi.