Subito dopo gli italiani, in quarta posizione troviamo Puerto José Banus a Marbella lungo la Costa del Sol, dove i proprietari di yacht arrivano a pagare 2.069 euro al giorno. Al quinto posto, con 1.643 euro giornalieri, si piazza la marina di Ibiza. A Saint-Tropez, la marina più costosa in Francia, i proprietari di yacht pagano all’incirca la metà della tariffa giornaliera di Capri (1.356 euro) piazzandosi al sesto posto della classifica. A seguire il settimo posto è occupato da Port Camille Rayon nel Golfo Juan nel sud della Francia. Nel piccolo resort tra Antibes e Cannes si arriva a pagare 1.100 euro al giorno.
Le marine posizionate nell’Europa dell’Est offrono opportunità di ormeggio a costi molto più economici se confrontati con le capolista italiane. In Croazia la marina Aci ubicata presso il resort di Split si piazza in nona posizione con 1.001 euro al giorno seguita dall’unica marina posizionata al di fuori dei confini europei. Nell’isola di Saint Thomas, Isole Vergini, la tariffa giornaliera è pari a 889 euro al giorno.
«Molti proprietari di yacht sono stupiti del fatto che la marina di Capri sia più costosa della marina di Porto Cervo e che Puerto Banus abbia costi più elevati di Monaco», sostiene Harry Peralta, managing director Engel & Völkers Marbella. Disporre del giusto budget non è comunque sufficiente per chi desidera ormeggiare il proprio yacht nei rari posti disponibili in alta stagione. «È infatti necessario prenotarsi per tempo, spesso con mesi di anticipo» aggiunge Mr. Peralta. I prezzi dei pochi ormeggi disponibili possono fluttuare enormemente in funzione delle dimensioni dello yacht e degli eventi stagionali. Ad esempio, in occasione del grand prix annuale di Monaco le tariffe crescono di parecchie migliaia di euro nella marina di Montecarlo. Per di più non tutti gli yacht di grandi dimensioni trovano locazione presso tutte le marine. Superyacht che oltrepassano i 70 metri di lunghezza devono levare l’ancora al largo della costa.
Accanto alle tariffe giornaliere, un altro criterio preso in considerazione da Engel&Volkers per la definizione della classifica è rappresentato dagli alti costi di mantenimento dei superyacht, dalle spese di riparazione e dalle spese per l’equipaggio. Gli esperti stimano che i costi annuali aggiuntivi di uno yacht rappresentano dal 10 al 20% dei costi di approvvigionamento. Inoltre il mercato degli yacht è caratterizzato da continui mutamenti poiché di rado i superyacht restano nelle mani di una stessa persona per anni. Per contro, nonostante la crisi finanziaria che ha destabilizzato il settore per un breve periodo, dall’inizio dell’anno il mercato è in forte ripresa grazie ad una domanda progressivamente crescente.
Fonte: Il Sole24Ore