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Il CIO apre agli eSports: obiettivo giovani

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha accettato di incorporare e collaborare con i titoli di gioco che simulano gli sport della “vita reale”. Il gioco competitivo può essere considerato un’attività sportiva a tutti gli effetti e gli eSports potranno così aiutare le Olimpiadi a coinvolgere i giovani di tutto il mondo.

Daniele Rizzi per Sporteconomy – Durante l’ottavo vertice olimpico, il CIO ha infatti ammorbidito la sua posizione nei confronti degli eSports, affermando che i giochi elettronici hanno un grande potenziale di cooperazione e di integrazione per il movimento sportivo mondiale.

Tale dichiarazione apre le porte alla “FIFA”, alla “MLB The Show” e alla “NBA 2K” (Leghe professionali) per essere coinvolti nelle future competizioni olimpiche, in quanto rappresentano rispettivamente sport come calcio, baseball e basket.

Il Comitato fa sapere però di preferire ancora i videogiochi che simulano gli sport tradizionali. Molte simulazioni sportive, di fatto, stanno diventando sempre più fisiche grazie alla realtà virtuale aumentata che replica gli sport tradizionali, e spesso coinvolgono “elementi mortali”. Ciò crea problemi al CIO in quanto i giochi di strategia basati su proprietà intellettuali corporative e i videogiochi di natura violenta o giochi di tiro con violenza militaristica, contrastano con i valori olimpici.

Velista71 - Filippo Lanfranchi World Champion of eSailing

Il vertice olimpico ha convenuto, inoltre, la necessità di mantenere un dialogo continuo e costruttivo tra il comitato stesso e le comunità di eSports, al fine di promuovere la partecipazione allo sport e ai suoi benefici, nonché uno stile di vita sano a tutti i livelli.

Tuttavia, sui titoli di sport che non riflettono le discipline sportive della “vita reale”, l’opinione del comitato, in questa fase, resta che il movimento sportivo deve concentrarsi sui singoli giocatori piuttosto che sui giochi specifici.

Concentrarsi sui giocatori, infatti, significa incoraggiare ogni individuo a partecipare agli sport e costruire routine che promuovano salute fisica e mentale. I giocatori professionisti trascorrono spesso otto o più ore al giorno giocando, e le organizzazioni di eSports devono impiegare il proprio personale per cercare di stabilire un sano equilibrio tra vita e gioco professionistico.

FONTE: SportEconomy

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