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Il GdV fa il punto della situazione sulla Coppa America

Riportiamo integralmente l’articolo de Il Giornale della Vela che fanno il punto della situazione sugli iscritti alla Coppa America. Ironia della sorte, l’America’s Cup Event Authority (ACEA) ha posto come data limite per iscriversi alla 34esima Coppa America (quella che si svolgerà a San Francisco nel 2013 con i catamarani di 72 piedi e con ala rigida) alla mezzanotte del 31 marzo 2011. Così, il comunicato che ha diramato il 1° aprile, con la sorprendente lista di ben 14 sfidanti, è sembrato un vero e proprio pesce d’aprile. Tre giorni dopo, invece, quello che potrebbe sembrare uno scherzo, è assolutamente vero.

Da Il Giornale della Vela – Alla 34esima America’s Cup sono iscritti 15 team (compreso il defender statunitense Oracle Racing) in rappresentanza di 12 nazioni. Tra questi ci sono gli italiani di Mascalzone Latino (che non riesce a trovare sponsor) e Venezia Challenge (che il sindaco Giorgio Orsoni vuole denunciare ritenendo vergognoso lo sfruttamento del nome della città lagunare per un’iniziativa dai connotati strettamente commerciali e nient’affatto sportivi). Poi ci sono team sud coreani, cinesi e i soliti francesi, svedesi, australiani e neozelandesi.

Insomma, a sentire quelli dell’ACEA, l’ente organizzatore della più costosa Coppa America di sempre, nel 2013 ci sarà un solo partecipante in meno della storica e irripetibile edizione di Fremantle (Australia) del 1986-1987, quando i team furono ben 16. La 34esima America’s Cup sarà la seconda per numero di team in acqua. Incredibile davvero (e infatti non ci crede praticamente nessuno).

CON 25.000 DOLLARI SI POTEVA ISCRIVERE CHIUNQUE
Diciamo subito una cosa: iscriversi a questa Coppa America era impresa veramente da poco, lo poteva fare chiunque. Mentre fino alle ultime edizioni la tassa era sin dall’inizio nell’ordine dei milioni di dollari, questa volta per iniziare ne bastavano appena 25.000; bruscolini.

Già il 30 aprile prossimo qualcuno di questi 15 team sparirà dalla lista, dato che ci sarà da versare una fideiussione, a garanzia della partecipazione, di 200.000 dollari (quota che è stata ribassata dall’iniziale milione e mezzo di dollari previsto dal Protocollo originale, con una modifica del 12 dicembre scorso; sempre nella modifica del 12 dicembre, sono stati rivisti i termini della seconda fideiussione, che inizialmente era di altri 1.500.000 dollari da versare entro il 31 luglio 2011 e ora è di 800.000 dollari da pagare entro il 31 dicembre 2011).

Inoltre, sempre entro la fine di aprile, ci saranno da pagare altri 300.000 dollari per acquistare un esemplare di AC 45, il catamarano monotipo di 13,64 metri con cui ogni team di Coppa sarà costretto a partecipare alle AC World Series, il cui primo evento si disputerà a Cascais, in Portogallo, dal 6 al 14 agosto. Gli altri due del 2011 sono in programma a Plymouth, Inghilterra, dal 10 al 18 settembre, e a San Diego, Stati Uniti, in una data ancora da definire tra la metà di ottobre e gli inizi di dicembre. Smentite quindi tutte le voci che davano per certa una tappa del circuito in Italia.

SOLO DUE TEAM SICURI
Pensare che la prossima Coppa America, considerando che una campagna competitiva richiederà un budget di circa 80 milioni di dollari, vedrà schierati 15 team, è una follia pura e semplice.

Al momento, gli unici veramente sicuri di esserci sono il defender statunitense Oracle Racing di Larry Ellison e Russell Coutts e lo sfidante svedese Artemis Racing fondato da Torbjorn Tornqvist e con a capo Paul Cayard (con due team l’edizione della Coppa, che per essere disputata necessita di un defender e almeno uno sfidante, è comunque al sicuro).

Perfino i kiwi di Emirates Team New New Zealand non sono sicuri di partecipare, come non lo sono i francesi di Aleph e, ahimé, gli italiani di Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato che, pur essendo stato il primo sindacato a lanciare la sfida a Oracle Racing (aggiudicandosi così il ruolo di Challenger of Record) ed essendo l’unico, oltre ad Oracle Racing e Artemis Racing, a essere già in possesso di un AC 45, non nasconde le enormi difficoltà che sta incontrando per trovare le risorse necessarie per la sopravvivenza del team.

IL SINDACO ORSONI CONTRO VENEZIA CHALLENGE
Altamente improbabile anche la partecipazione di Venezia Challenge del fantomatico Carlo Magna (in società con tale Emanuela Pulcino), un team che attualmente ha certamente un art director (Alfonso Granieri, come si legge dall’attuale organigramma del team), ma non una barca, uno skipper o un progettista.

L’unico nome che tiene legato Venezia Challenge al mondo della vela è quello del team manager Cesare Pasotti (con +39 Challenge nella Coppa del 2007). In due anni di duro lavoro, Venezia Challenge ha fatto addirittura difficoltà a trovare un circolo velico che lo rappresentasse: dopo avere fallito l’aggancio con la Compagnia della Vela di Venezia, per un mesetto ha portato i colori della Società Canottieri Marsala per poi trovare casa al Circolo Canottieri Roggero di Lauria di Palermo.

Inoltre, pronti via, Venezia Challenge si trova già coinvolta in beghe legali. Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia (nonché avvocato e presidente della Compagnia della Vela di Venezia, prestigioso circolo velico che nel 1992 rappresentò una sfida di altissimo livello, quella de Il Moro di Venezia di Raul Gardini) vuole diffidare Magna e Pulcino dall’utilizzare il logo Venezia Challenge (che hanno depositato alla camera di commercio di Milano a luglio 2010). “Trovo sia vergognoso che ci sia in giro gente che vuole sfruttare l’immagine e il nome di Venezia per raccogliere soldi per un’iniziativa strettamente commerciale”, ha dichiarato Orsoni.

15 TEAM ISCRITTI
Dei 15 team annunciati dall’ACEA, 4 hanno richiesto che la propria identità non sia ancora svelata (evidentemente, a differenza degli altri, non voglio esporsi fino a quando non saranno realmente sicuri di partecipare alla Coppa America) e 2 devono essere ancora sottoposti a verifiche che accertino che abbiano i requisiti validi per essere iscritti.

Dunque, al momento, i team ufficializzati sono:
Defender – racle Racing (USA), Golden Gate Yacht Club
Challenger – Mascalzone Latino (ITA), Club Nautico di Roma
Artemis Racing (SWE), Kungliga Svenska Segal Sallskapet
Aleph-Equipe de France (FRA), Aleph Yacht Club
Energy CHallenge (FRA), Yacht Club de France
China Team (CHN), Mei Fan Yacht Club
Emirates Team New Zealand (NZL), Royal New Zealand Yacht Squadron
Team Australia (AUS), Multihull Yacht Club of Queensland
Venezia Challenge (ITA), Club Canottieri Roggero di Lauria

Tra i 6 challenger di cui non si sa nulla, figurano un team sudcoreano e uno canadese.

 

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