Articolo interessante sull’Unione Sarda sul lfuturo del cantiere in Sardegna. Alla scelta di Azimut si lega il naufragio del polo della nautica di Arbatax.
di Tonio Pillonca
Naufraga il sogno del Polo nautico Il gruppo Azimut abbandona Arbatax Il futuro del Polo nautico di Arbatax è avvolto nelle nebbie. Azimut, il gruppo degli yacht extralusso per il quale nell’era Soru erano stati annunciati progetti grandiosi, ha già annunciato che – causa crisi economica mondiale – non ci sta più. E ieri, attraverso una nota, ha comunicato “la risoluzione degli accordi sottoscritti nel mese di luglio del 2008 con la RAS, la Sfirs S.p.A. e Sarind s.r.l.”
Mentre si affaccia all’orizzonte una multinazionale francese interessata al Polo nautico, l’interesse di Azimut per gli investimenti ad Arbatax non è però svanito definitivamente. Se ci saranno le condizioni, il gruppo potrebbe rivedere le sue decisioni. Alla Regione dicono che il colosso della nautica avrà sempre porte aperte, ribadendo “ l’interesse ragionale a che il Gruppo Azimut mantenga e, auspicabilmente, incrementi, le attività già oggi esercitate ad Arbatax-Tortolì”. Azimut ha risposto che “al ricorrere delle condizioni economiche e di mercato che lo giustifichino, possano addirittura intensificarsi”. Il gruppo dunque non smobilita, “ha già stabilizzato con specifici contratti – prosegue il documento – i rapporti in essere con alcuni imprenditori locali”.
Nell’attesa, che fine faranno le aree che Azimut non vuole più? Ieri la domandina ha fatto da sottofondo all’incontro che gli assessori regionali Andreina Farris (accolta con mugugni dagli ex cartai) e Angelo Carta hanno avuto a Tortolì con gli amministratori e i rappresentanti sindacali ogliastrini. Gli esponenti della Giunta Cappellacci sostengono di voler garantire un futuro all’area industriale di Azimut. Il nuovo presidente della Sfirs Tonino Tilocca non ha usato eufemismi per tradurre le profonde incertezze che gravano su un Polo nautico virtuale. E il dopo Azimut è tutto da inventare.