Alle spalle dei francesi, si ripropone il duello fra gli americani di PUMA e gli spagnoli di Team Telefonica, che tante emozioni aveva dato al pubblico e ai fan nella prima tappa. I due team sono distanziati da una decina di miglia rispetto alla meta, e da circa 22 lateralmente, con gli statunitensi più a est e di quasi due nodi più veloci. CAMPER with Emirates Team New Zealand dello skipper australiano Chris Nicholson è la barca più a ovest della flotta, in quarta posizione a poco più di 116 miglia, ma pronto a cogliere ogni opportunità per riavvicinarsi ai primi. PUMA, Telefónica e CAMPER alle ore 14 navigavano al largo della piccola isola di Rodrigues, che si trova a 560 miglia a est di Mauritius, e proprio la barca bianca e rossa degli ispano/neozelandesi è passata più vicina. Essendo stata l’ultima barca a oltrepassare il fronte occluso che ha bloccato per giorni la flotta, Abu Dhabi Ocean Racing condotta dall’olimpionico britannico Ian Walker è stata costretta a inseguire. Ma, il primo team degli emirati della storia del giro del mondo a vela, non si dà certo per vinto, come confermato dallo stesso skipper: “Stiamo ancora spingendo al massimo e potrebbe ancora succedere di tutto, per noi che siamo alle spalle della flotta, quando si arriverà ai Doldrum. Sembra che ci sia un sistema tropicale in formazione proprio sopra le calme equatoriali, che potrebbe essere interessante. Quindi rimaniamo ottimisti, per noi la cosa più importante è avvicinarci il più possibile prima di arrivare in quella zona.”
Intanto, in Madagascar l’equipaggio di Team Sanya è stato raggiunto da alcuni componenti del suo shore team e continua a verificare le diverse opzioni per riparare l’attrezzatura e rientrare in gara il prima possibile. Al rilevamento delle 13 GMT la situazione vede ancora in testa i francesi di Groupama, che hanno accumulato 83.3 miglia di vantaggio sugli americani di PUMA, che fanno registrare anche la velocità più alta con 20.7 nodi, il che ha fatto guadagnare loro qualche miglio rispetto alle posizioni di questa mattina. Team Telefonia è terzo, con un gap di 93 miglia e mezzo, CAMPER quarto a 116,1 mentre Abu Dhabi è staccato di 226,5 miglia.
Ricordiamo che, per evitare ogni possibile rischio di attacchi di pirateria e per rispettare le misure messe in atto dagli organizzatori della Volvo Ocean Race, la cartografia elettronica ufficiale entrerà a breve nella zona “Stealth” ovvero non saranno più visualizzate le posizioni, le rotte individuali verranno distorte e le condizioni meteo saranno disabilitate, ma verranno comunque forniti i dati sulla classifica e sulla distanza fra i vari concorrenti. Tali dati sono pubblicati sul sito ufficiale della regata alla pagina:
http://www.volvooceanrace.com/en/racetracker/rdc.html