Economia

La Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo si occupa della cantieristica

La X Commissione Attività produttive, commercio e turismo, premesso che:…pubblichiamo un documento sulle contromisure che la commissione che si occupa delle problematiche legate alla nautica e al turismo ha in animo di prendere sollecitando il Governo affinché la stagione estiva in arrivo non sia un “bagno”di sangue dal punto di vista economico per il settore.

l’industria cantieristica non è stata risparmiata dalla crisi economica mondiale che ha colpito anche l’economia reale del nostro Paese;

gli effetti della crisi sono nei numeri registrati dal settore negli ultimi anni; nel 2009, infatti, si è verificata una riduzione della domanda armatoriale pari all’80 per cento rispetto al 2008, determinando l’aumento a livello europeo del ricorso a licenziamenti e ammortizzatori sociali; i

il settore è strategico per l’economia del Paese e rappresenta un importante polo di occupazione. I lavoratori della cantieristica navale pubblica sono circa 20 mila, di cui 9.000 impiegati nei cinque stabilimenti Fincantieri di Genova, Napoli, Palermo, Monfalcone Castellammare, e nell’indotto;
in questo contesto la notizia, apparsa sulla stampa, dell’esistenza di uno piano industriale che preveda la ristrutturazione di alcuni cantieri, fondata su tagli produttivi ed occupazionali, ha contribuito a creare un clima di tensione ed incertezza;

secondo notizie, anche i cantieri di Monfalcone, Marghera ed Ancona, sembra siano interessati da un drastico piano di ridimensionamento, che se confermato danneggerebbe l’economia di questi territori; tali scelte, come denunciato dalle stesse organizzazioni sindacali, non trovano però riscontro nel portafoglio ordini della società, dal momento che in alcuni siti, come a Monfalcone, sono state confermate nuove commesse ad aziende esterne;

anche a livello europeo il settore della cantieristica è interessato da un consistente piano di ridimensionamento; le strategie adottate dall’Unione europea per affrontare la crisi di settore, con particolare riferimento al comparto dei traghetti, potrebbero favorire nuovi investimenti con ricadute positive sull’intero comparto;

ai fini del rilancio del settore sarebbe opportuno un adeguamento infrastrutturale dei siti produttivi di Fincantieri, coinvolgendo le Regioni e gli enti locali nella definizione degli investimenti necessari alla realizzazione delle infrastrutture ed in particolare al miglioramento delle infrastrutture di accesso ad alcuni cantieri come quello di Sestri Levante;

il Governo ha affrontato le problematiche relative alla crisi della cantieristica navale italiana attraverso la promozione dell’accordo sottoscritto il 18 dicembre 2009 tra Ministero dello sviluppo economico, Fincantieri e istituzioni locali interessate, per il rilancio delle commesse pubbliche e la ristrutturazione in senso efficientistico dei cantieri in Italia;

è necessario che il Governo si attivi per portare avanti gli impegni assunti, individuando le politiche e gli strumenti di difesa e di sostegno della cantieristica navale italiana che si rendano necessari per mantenere inalterati gli attuali livelli produttivi ed occupazionali dei cantieri italiani:

impegna il Governo:
a garantire nel settore navalmeccanico il pieno rispetto degli impegni assunti dal Governo al tavolo della cantieristica con l’intesa del 16 luglio 2009;
a garantire un adeguato livello delle commesse pubbliche nel settore della navalmeccanica compatibilmente con le improrogabili esigenze di rientro del debito pubblico. In particolare, contemporaneamente alla realizzazione della terza fregata FREMM occorre reperire le risorse necessarie alla costruzioni di ulteriori fregate;
a sostenere in sede europea la proposta di un piano straordinario per il rinnovo della flotta dei traghetti nei Paesi dell’Unione europea;
a procedere, nell’ambito della realizzazione di un piano per il miglioramento delle infrastrutture di accesso al cantiere di Sestri Levante, dopo la stipula dell’accordo di programma per il ribaltamento a mare dell’insediamento produttivo della Fincantieri di Genova, a reperire allo scopo le necessarie risorse finanziarie;
a consolidare le politiche industriali finalizzate al rilancio della cantieristica navale italiana attraverso l’individuazione di investimenti ed incentivi, in particolare alla ricerca e all’innovazione, che consentano di aumentare la competitività della produzione italiana e al contempo di garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali operando attivamente per ottenere garanzie, da parte di Fincantieri, nel senso del mantenimento della produzione nei cantieri in Italia;
a vigilare sulla corretta applicazione delle misure finalizzate a scoraggiare le iniziative di delocalizzazione previste dalla legge n. 80 del 2005 e a confermare il proprio impegno a difendere la fair competition sui mercati internazionali, sostenendo, ove si verifichino fenomeni di concorrenza sleale, l’introduzione nel territorio UE di dazi di difesa commerciale a tutela legittima della propria industria, ogniqualvolta venga provato che tali ingiuste pratiche ledono i diritti delle imprese italiane ed europee, limitando la loro capacità di competere secondo regole condivise e riconosciute in ambito WTO;
a ricomprendere il settore della cantieristica tra quelli oggetto di monitoraggio rispetto agli effetti generati dall’attuazione del nuovo accordo commerciale tra Unione europea e Corea del Sud.

(8-00104)
«Vico, Lulli, Rosato, Tullo, Mazzarella, Colaninno, Fadda, Froner, Marchioni, Martella, Mastromauro, Peluffo, Portas, Quartiani, Sanga, Scarpetti, Federico Testa, Zunino, Abrignani, Gava, Vignali, Milanato, Lazzari, Galati, Pelino, Golfo, Mistrello Destro, Minasso, Scandroglio, Biasotti, Codurelli, Torazzi, Allasia, Maggioni, Chiappori, Fedriga».

 

Related Posts