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Coppa America: La Maddalena chiama, Trapani risponde

La prossima Coppa America si sta trasformando in un evento globale: non più solo Alinghi contro Oracle, Bertarelli contro Ellison, America’s Cup contro Louis Vuitton Series ma strano a dirsi una sfida tutta italiana: La Maddalena contro Trapani.

 

Ma spieghiamo questa affermazione di SailBiz nel dettaglio. Sulla sfida sportiva oramai tutti sanno tutto e si rimane in attesa del prossimo 10 febbraio quando in un piccolo emirato vicino Dubai ci sarà la sfida tra “mostri”: un catamarano svizzero contro un trimarano americano.

Nelle settimane scorse il signor Bruno Troublé ha annunciato al mondo che in attesa che la Coppa America torni ad essere un evento sportivo e non legale, nascerà la Louis Vuitton World Series un circuito di regate per team che hanno l’ambizione di sfidarsi e crescere per puntare alla Vecchia Brocca.
Complice Vincenzo Onorato una delle tappe del circuito sarà l’isola de La Maddalena che rimasta orfana del vertice G8, causa terremoto, con strutture pronte potrà consolarsi adeguatamente. Scenderà in campo la Protezione Civile e Bertolaso sarà il grande organizzatore anche della LV Series con la tappa di maggio 2010.

Ma ieri era anche l’ultimo giorno di allenamenti a Genova di Alinghi 5 e il signor Bertarelli per omaggiare la città per l’ospitalità, ma soprattutto il presidente dello Yacht Club Italiano e della FIV, Carlo Croce, ha invitato soci, amici, potenziali team (Argo Challenge e Fuxia Challenge presenti)
e stampa ad assistere all’allenamento e ha offerto un cocktail finale. Presente nei saloni dello storico Yacht Club anche il senatore del Pdl Antonio D’Alì che si è potuto godere l’allenamento da vicino su un gommone.

 

 

 

Nel discorso finale Ernesto Bertarelli ha apertamente dichiarato che l’Italia è sempre nel suo cuore, in particolare Genova che lo ha ospitato e Trapani che nel 2006 ha dato spettacolo con un meraviglioso Act. Se vittoria sarà per Alinghi a febbraio, anche Trapani avrà la sua Coppa. Da cui giustificata la presenza del senatore che in quell’occasione fu il “deus ex-machina” della fortunatissima edizione degli Act che tanto lustro diede alla Sicilia velica e turistica.

Chi farà meglio? Non sappiamo ma come SailBiz siamo solo felice e onorati che l’Italia possa tornare al centro del mondo velico anche con una sfida che oltre ad essere sportiva sarà di spettacolo e budget messi in campo.

 

 

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