(di Camilla Taviti) – Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani sulla nautica: “Uno dei fronti più importanti per la ripartenza economica non solo Toscana , ma dell’Italia tutta”. E’ con queste parole che il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervistato da Sailbiz, risponde alla domanda sul sostegno al comparto nautico.
In un momento congiunturale di forte contrazione economica per molti settori, dovuta ad una pandemia che ha stravolto il concetto del lavoro con dinamiche del tutto inaspettate e che ha messo a dura prova l’economia mondiale e in particolare quella Italiana. La nautica rappresenta da sempre un’eccellenza tutta Made in Italy e la Toscana, con i suoi cantieri ed i suoi parti, ha senz’altro un primato di maestranze ed indotto.
Quanto è importante per la Regione Toscana e per lei Presidente Giani, il comparto nautico, che da recenti stime, è in crescita nonostante il momento di difficoltà legato al Covid-19?
“Io ritengo che la nautica sia uno dei fronti che possano costituire la ripartenza, il rilancio, soprattutto della
Toscana, ma in generale dell’Italia. La navigazione rappresenta fonte attrattiva di straordinario interesse perché la nautica nel mondo moderno, del domani, ha una grande prospettiva sul piano economico, turistico e sociale. Sul piano economico perché ormai nelle rotte marine si trasmette sempre più quella che è una rotta di diffusione commerciale. Dagli Stati Uniti alla Russia alla Cina, quello che si evince è un incremento sempre maggiore. Sul piano turistico perché la dimensione del mare, dalla crociera a quello che poi è il collegamento tra luoghi diversi risponde a quello che è un bisogno di connettersi con tutte le realtà del pianeta e di conoscere e di scoprire, per questo parlo di attrattiva. Sul piano sociale, infine, perché la comunicazione via mare è sempre più ecologica e la sostenibilità dell’ambiente è un altro tema cardinale dei tempi attuali. La mobilità in mare è molto più ecologica di quanto può rappresentare la mobilità su terra e, in modo particolare, la mobilità privata su terra. Quindi la nautica entra in un contesto che è più generale delle caratteristiche economiche, turistiche e sociali, è a sostenibilità che il mondo ci richiede”.
In che modo pensa di sostenere la nautica e come di valorizzare il turismo nautico?
“Io vedo che tutto ciò che è nautica, in Toscana, sta andando avanti con grande stimolo positivo, stanno aumentando le richieste di posizionamento di ormeggi nei porti turistici, sta aumentando la volontà di gestione dei porti stessi, di spazi che ne possano permettere l’espansione. Ne potrei nominare molti, tra tutti: Talamone, l’Argentario, Punta Ala, Cecina, dove il porto è stato realizzato con un’ottima capacità di organizzazione del club nautico, fino ad arrivare a Viareggio e Carrara. La nautica sta dando chiari segnali di forte crescita anche da un punto di vista infrastrutturale”.
Quali gli investimenti nei servizi alla nautica e della nautica pubblica e privata?
“Devo dire che mi sto fortemente collegando con il mondo nautico grazie anche alla collaborazione di Saverio
Cecchi, presidente nazionale dell’associazione rappresentativa per gli industriali, ma a breve avremo un incontro con il presidente della regione Liguria, Toti, per confrontarci su sinergie comuni proprio perché come Genova è un punto di riferimento, con il Salone Nautico | Il più grande salone del mediterraneo, come appuntamento annuale, vorrei che costruissimo qualcosa del genere in Toscana. Sono certo che, da un punto di vista pubblico, la nautica può rappresentare un volano importantissimo, perché il pubblico realizza le infrastrutture e il privato possa fare la sua parte nello sviluppo e nella crescita. Ovviamente nel momento in cui usciamo dalla pandemia”.
E per quanto riguarda lo sport, il settore giovanile della vela, ritiene che in qualche modo debba essere sostenuto e rafforzato con progetti studiati ad hoc?
“Senz’altro, io ci credo molto anche perché ancora ho speranze che possa prendere corpo la prospettiva delle Olimpiadi del 2032 che dovrebbero svolgersi nel triangolo Roma-Bologna-Firenze. In questo caso fra Emilia e Toscana è evidente che sarebbe proprio la Toscana con le sue località sul mare a giocare la prospettiva della competizione olimpica nautica sulla vela. Quindi per anticipare quel momento mi metterò in contatto con le autorità della federazione per pensare a degli eventi che la Regione Toscana possa valorizzare e sostenere proprio in funzione di una prospettiva di Olimpiadi 2032”.