In questo giorno di Epifania stancamente navigando su Internet, il primo pensiero che mi viene in mente è ai ragazzi di Maserati che stanno per attraversare l’equatore. Eppure ci sono altri ragazzi altrettanto gagliardi che hanno appena, o stanno per, attraversare Capo Horn in solitario in un fantastico giro del mondo (Vendeé Globe) che potrebbe chiudersi in meno di 80 giorni. Maserati ha il fascino di essere una sfida inventata a tavolino per battere un record realizzato più di 15 anni fa. Del resto è una sfida tutta italiana a bordo di una barca italiana che batte il guidone di un prezioso brand tutto italiano: Maserati. Pochi ricordano forse la sfida di Destriero il potentissimo motor yacht che tentò di battere il record di attraversata atlantica in poco meno di 3 giorni; ecco l’entusiasmo è analogo. Questo VOR70 di Giovanni Soldini ha partecipato alla Volvo Ocean Race di due edizioni fa, ed è stata comprata da John Elkan, il patron FIAT, con l’obiettivo di creare un team capitanato dallo stesso Soldini per la partecipazione all’edizione 2011-2012 dell’avventura oceanica.
Purtroppo il budget di 10 milioni di euro non fu raggiunto e quindi il sogno fu riposto in un cassetto. Svariati sono i rumors sulla cifra investita da Maserati per brandizzare questa barca, ma Maserati resta un marchio gruppo FIAT, quindi qualsiasi sia stata la cifra comunque andava attivata la sponsorizzazione e la sfida proposta da Giovanni può essere un’occasione da cogliere al volo. E’ vero con la stessa cifra avremmo avuto oggi alla Vendeé Globe forse 10 barche marchiate Maserati, ma verificando quanto i media stanno seguendo questo giro del mondo in solitario (solo la stampa specializzata), la sfida a tavolino del record New York – San Francisco continua ad avere un altro impatto, più forte, più immediato. Maserati oltre a meritarsi il Pier 17 di New York, lì vicino a Wall Street ben visibile a tutta Manhattan, si è meritata anche lo speciale di Natale del TG1 che in prima serata ha raccontato la partenza da New York. Ma dal mio punto di vista, uomo da scrivania, la cosa che mi sta intrigando di Maserati è la pubblicazione quotidiana di meravigliosi video che vengono dati in pasto ai “followers” e che mi danno il piacere di “essere a bordo” con il team di Giovanni Soldini. Vedere le planate in oceano e le mangiate di tonno in prossimità degli Alisei mi danno il gusto di sapere e di aggiornarmi.
Quello che vorrei sottolineare è che, per esempio, in Formula 1, qualsiasi video deve passare da numerose verifiche sui diritti di immagini, mentre qui l’equiopaggio butta in rete (passando dal satellite) tutto il più bello di quello che accade.
E allora quello che vorremmo è che nella prossima edizione della Volvo Ocean Race, dove il media member sarà il protagonista di ogni team, Maserati sia sulla linea di partenza. Con 10/15 milioni di euro le eccellenze italiane potrebbero fare consorzio e dare a tutti gli appassionati l’idea di avere un team forte pronto a sfidarsi in questa avventura d’equipaggio oceanica.
Le barche della prossima VOR saranno tutte nuove e monotipo e come vedremmo bene oltre al brand Maserati anche il brand Generali (attuale co-sponsor del record) il marchio GEOX (che per apparire sulla RedBull di Vettel in Formula 1 da solo spende ben oltre i 10 milioni di euro), il marchio Ducati Energia (la cui proprietaria è Federica Guidi ex presidente dei Giovani di Confindustria), il marchio UniCredit (che in Champions League da sola spende ben oltre i 10 milioni di euro), il marchio WIND (che mai come in questa occasione sarebbe in target con il suo nome e che per essere sulle maglie della AS Roma spende ben più di 10 milioni) e dulcis in fundo il marchio Roberto Cavalli.
A questo punto avendo inserito automotive, TelCo, banca, assicurazioni, energia, abbigliamento e accessori avremmo un team veramente italiano pronto a far sognare con un investimento pro capite di meno di 2 milioni in 2 anni: pensate il design Cavalli sulla nuova barca VOR65, spettacolo allo stato puro!
di Alberto Morici