Gli eventi sportivi di tutto il mondo si basano sul concetto di “certezza nella pianificazione”. Questo è il mantra per avvicinare aziende allo sport, aziende che hanno regole molto rigide sulla pianificazione dei budget, dei mercati in cui investire, del personale da coinvolgere e delle opportunità di marketing, comunicazione e commerciali da sviluppare. Se è vero che l’America’s Cup è l’evento sportivo più antico al mondo, è anche vero che è l’evento dove giocano solo ricchi imprenditori e non imprese multinazionali che devono rispondere a logiche serie di progettazione. Per questo motivo, e per competere con eventi sportivi globali come la FIFA World Cup e i Giochi Olimpici, la Volvo Ocean Race ha deciso cambiare format e sfruttare una cadenza biennale atta ad avvicinare un maggior numero di aziende o quanto meno a rendere semplice ad un maggior numero di team di competere con una progettazione a lungo termine. In quest’ottica deve essere letto l’annuncio dato da Mark Tuner, CEO di Volvo. Nel 2019 l’edizione numero 14
La Volvo Ocean Race quindi, dopo l’imminente edizione 2017/18, passerà a un ciclo biennale che garantirà maggiore continuità e maggior valore commerciale ai team di velisti professionisti, agli sponsor e alle città sede di tappa. Con questa nuova cadenza ogni anno solare vedrà lo svolgimento di attività, quindi da oggi in poi i fan della più famosa regata intorno al mondo potranno godersi più azione, i velisti avranno contratti più continuativo e gli sponsor dei team avranno un ritorno sull’investimento ancora maggiore. L’edizione 2017/18 partirà il prossimo 22 ottobre dalla città spagnola di Alicante e finirà alla fine di giugno 2018 all’Aja, nei Paesi Bassi. Le tre regate successive si correranno dunque nel 2019/20, 2021/22 e 2023/24 con un processo di selezione delle località sede di tappa aperto per tutti e tre gli eventi. Inoltre, questo cambiamento unito al nuovo mix di formati delle tappe comporterà un valore maggiore e opzioni più flessibili per le città intorno al pianeta. Gli organizzatori della regata si sono affidati ancora una volta a The Sports Consultancy per lavorare alle partnership con le sedi di tappa e per sviluppare nuove opportunità con le località attuali e future con cui già da ora sono iniziati contatti.
Riducendo il ciclo, non sarà più necessario far tappa in tutti i mercati commercialmente importanti in ogni edizione e dunque gli organizzatori potranno scegliere rotte con il giusto equilibrio fra sport e valore commerciale.
“Avere un ciclo più corto significa che potremo anche accorciare la durata di ogni edizione, rispetto al formato attuale di 8/9 mesi, e tuttavia visitare più mercati in totale in un periodo di 4 anni, e due regate.” ha dichiarato il CEO della regata Mark Turner. “Contemporaneamente rafforzeremo il DNA e la tradizione della regata, che sarà sempre un giro del mondo e che avrà sempre al centro la navigazione negli oceani meridionali.”
Gli organizzatori della regata si impegnano a visitare il nord America, il sud America, l’Australasia, la Cina e almeno cinque importanti mercati europei almeno una volta ogni due edizioni (e in alcuni casi ogni edizione) rendendo così più semplice l’impegno a lungo termine degli sponsor dei team, prima che venga confermati i percorsi definitivi.
Mark Turner ha spiegato anche che: “Un risultato che ci aspettiamo possa venire da questi cambi sarà che i team e i loro sponsor si impegneranno per 2 regata, su un periodo di 3 o 4 anni, una cosa che in passato è avvenuta molto raramente dato che un impegno su 6 anni è troppo lungo per la maggior parte delle società. Ciò significa maggior continuità per tutti, una migliore attivazione delle sponsorizzazioni e maggior “eco” fra le due regata perché i team non chiuderanno i battenti e, invece, avranno progetti a lungo termine sia da un punto di vista sportivo che commerciale. Eliminare il lungo stop fra le due regata aiuterà a risolvere molti problemi, incluso il processo di vendita dei team, che oggi da quando si è passati alle barche monotipo, finiscono per cercare di vendere una sponsorizzazione quando non c’è regata. In futuro questa attività si potrà fare durante lo svolgimento di una prova, e per le successive tre, dato che è provato che il momento migliore per trovare sponsor è durante l’azione. Ci sarà pero ancora molto spazio fra le edizioni, fra un arrivo e la partenza successiva, stimiamo che ci saranno circa 16 mesi, quindi non rischiamo neppure la sovra-esposizione.”
Gli organizzatori hanno già annunciato che l’edizione 2019/20 si correrà con nuove barche monotipo di 60 piedi e con foil, a cui si aggiungeranno anche multiscafi “volanti” per le regate fra le boe, che renderanno dunque ò’evento il test più impegnativo e completo nel mondo della vela professionistica mondiale.
Il cambiamento del ciclo potrà anche aiutare una maggiore armonizzazione del calendario velico, per la prima volta nella storia infatti la Volvo Ocean Race, l’America’s Cup, i Giochi Olimpici e il Vendée Globe si svolgeranno ogni 2 o 4 anni e non dovrebbero più verificarsi sovrapposizioni fra i più importanti appuntamenti della vela globale.
Nel futuro, i percorsi potranno essere dei più vari, e includere anche partenze o arrivi fuori dall’Europa e una tappa non-stop intorno al continente antartico.
“La regata sarà sempre un giro del mondo e gli oceani meridionali saranno sempre il cuore della sfida che abbiamo creato per i migliori velisti oceanici professionisti, che potrà anche includere una tappa con il giro del continente antartico senza stop.” Ha detto ancora Turner. “Crediamo che sia la prima volta che si cerchi di aumentare sia il valore sportivo che quello commerciale allo stesso tempo. Non si tratta più di un compromesso fra i due.”
L’agenzia britannica The Sports Consultancy lavora con la Volvo Ocean Race da oltre 10 anni per la creazione di partnership con le città sede di tappa.