Per il momento l’impatto è nell’ordine dello 0,1% del pil, per un totale di 40 mila nuovi posti di lavoro. I risultati più evidenti sono soprattutto nell’area est di Londra, dove è localizzata la quasi totalità dell’impiantistica. Un’area periferica totalmente rivisitata e riammodernata, per contrastare i fenomeni dilaganti dell’alcolismo giovanile e della microcriminalità (balzati agli onori della cronaca, negli ultimi giorni, dopo le violenze e le rivolte nella periferia multietnica londinese).
Il gruppo delle aziende sponsor britanniche sarà guidato da British Telecom. Il colosso delle tlc investirà fino al termine dell’evento, circa 65 milioni di euro. È l’accordo commerciale, in ambito domestico, più ricco nella storia dei Giochi. Bt è inserita nel programma delle aziende di fascia alta insieme a Edf energy, BA, Adidas (fortemente impegnata nello sviluppo del merchandising ufficiale), BP e a Lloyds Tsb.
Nel frattempo tutti gli sponsor (nazionali e internazionali) stanno investendo cifre a nove zeri in comunicazione (non sempre convenzionale) per dare visibilità alle partnership attivate a supporto dei Giochi di Londra 2012. È il caso di British Airways, che ha inserito la scritta «One Year to Go» su un Airbus A318 utilizzato per i voli in America. I capitani della flotta della BA annunceranno nelle prossime settimane, prima della partenza dei voli e in fase di atterraggio su Londra, che manca meno di un anno ai Giochi del 2012.
Un’operazione di marketing relazionale per entrare in contatto, in modo più diretto, con i passeggeri, potenziali acquirenti dei biglietti dell’Olimpiade. Più articolati gli interventi di BP (British Petroleum), tra gli sponsor nazionale dei Giochi.
La compagnia petrolifera ha scelto sei atleti britannici (la sprinter paralimpica Stefanie Reid, l’ostacolista sui 110 metri William Sharman, il maratoneta Richard Whitehead, la ciclista Lizzle Armitstead, l’eptatleta Jessica Ennis e la maratoneta/fondista paralimpica Shelly Woods), per raccontare il proprio impegno nei Giochi. Una campagna che prevede diversi soggetti pubblicitari su stampa e tv, con al centro il tema di Londra vissuta come l’Olimpiade della cultura, oltre che dello sport.