Economia

Nasce il polo, nautico, otto imprese al lavoro

Dopo dieci anni la darsena di Pagliari è realtà. Il taglio del nastro è stato affidato al neo presidente dell’Autorità portuale Lorenzo Forcieri con un rituale marino: l’ingresso in darsena, scandito dal suono delle sirene, delle vedette dell’Authority e della Capitaneria di porto, le prime a ’varcare’ l’ingresso, col loro carico di autorità.

La Spezia, 16 luglio 2009 – Dall’idea alla concretizzazione ci sono voluti quasi 10 anni. Ma, finalmente, la darsena di Pagliari, è una realtà: va a costituire la nuova frontiera dello sviluppo delle attività artigianali legate alla nautica. Ieri alle 18 il taglio del nastro, alla presenza del presidente della Regione Claudio Burlando e degli assessori regionali Renzo Guccinelli e Enrico Vesco, impegnati nel ’tour’ alla Spezia, che ha poi avuto il suo epilogo in serata con l’incontro della ’comunità’ portuale. L’onore della sforbiciata – mentre Giacomo Gatti bersagliava le redazioni di mail per evidenziare l’apporto l’opera giunto nel 2004 dalla giunta Biasotti, di cui era assessore allo sviluppo, con un finanziamento di 5,5 milioni di euro, auspicando così che l’inagurazione non si risolvesse in una passerella pre-elettorale per Burlando… – è stato affidato al neo presidente dell’Autorità portuale Lorenzo Forcieri con un rituale tutto… marino: l’ingresso in darsena, scandito dal suono delle sirene, delle vedette dell’Authority e della Capitaneria di porto, le prime a ’varcare’ l’ingresso, col loro carico di autorità.

Con gli amministratori regionali, il prefetto Vincenzo Santoro, il viceprefetto Annunziata Gallo, il sindaco Massimo Federici, il comandante il Capo dell’Alto Tirreno Franco Paoli, il comandante della Capitaneria Vittorio Alessandro, il segretario generale dell’Autorità portuale Franco Pomo. Una previeu, visto che l’inaugurazione ufficiale del complesso – destinato anche a riqualificare il quartiere, col ripristino della viabilità in viale San Bartolomeo – avverrà ad ottobre, quando sarà definitivamente collocato il ponte girevole. Questo è giunto ieri, via mare da Carrara, dopo la costruzione avvenuta a Massa ad opera della società spezzina Siman, che ha ricevuto l’incarico in appalto dalla capocommessa Società edilizia Tirrena, che ha effettuato direttamente le opere di scavo.
Costo totale delle opere: 10 milioni di euro, col concorso paritetico della Regione e della Autorià portuale; sul fronte immobiliare la ’regia’ è stata della Società Antoniana che ha poi venduto i capannoni agli operatori della nautica. Questi hanno così centrato l’agognato obiettivo dello ’sbocco’ a mare per l’alaggio e il varo delle imbarcazioni ai lavori: lo specchio acqueo a disposizione è di 6500 metri quadrati, la profondità della darsena è di 4,5 metri, il canale di accesso è largo 15, le banchine si sviluppano su un fronte totale di 330 metri, con tanto di scivolo e travel lift.

A gestire la struttura sarà un consorzio di cui, allo stato, fanno parte otto operatori: Marina del Fezzano, Motorvela, Beppe Nautica, Cantieri Cayman, Submariner, Art Sub, Battagli Nautica, Skipper Costruzioni. Altre due società – Siani e Agnese – hanno intanto formalizzato l’acquisto di capannoni. A presiedere il consorzio è Ugo Vanelo. “Si concretizza così un intervento strategico per la realizzazione del primo polo nautico della Spezia – ha detto soddisfatto Forcieri -; già da domani, con l’apertura dell’accesso acqueo, sarà possibile la fruizione della darsena da parte delle imbarcazioni che potranno trovare ricovero nei capannoni per i lavori”. “Si stima che a regime la darsena fra occupazione diretta e indotta possa vedere all’opera 150 lavoratori”, ha rilevato Burlando: Una prospettiva che consola, in questi tempi di crisi e che rilancia la centralità spezzina nello sviluppo della nautica”.

Un’operazione, quella della darsena, attuata con lungimiranza, anche rispetto alle potenzialità dell’area attigua, quella delle ex casermette, al centro del ’protocollo d’intesa’ Comune, Ministero della Difesa, Demanio. “Stiamo lavorando che garantire un ulteriore sviluppo degli insediamenti artigianali nell’intorno della darsena”, spiega il sindaco Massimo Federici, impegnato in prina linea, con l’assunzione delle deleghe dell’assessore Paolo Garbini diventato presidente dell’Acam, a dare corso agli atti destinati a disegnare il nuovo volto della città, che passa anche dall’attuazione del piano del regolatore portuale. Non a caso Burlando, prima di incontrare gli operatori portuali, ha voluto passare in rassegna, sulla vedetta, lo scalo marittimo. Poche le navi attraccate ai moli, segno della crisi dei traffici: “Vediamo il lato contigente positivo: meno intralci per portare a termini i lavori…”, ha detto il presidente della Regione che, sul terzo bacino, ha auspicato una soluzione tesa ad armonizzare i vari interessi in campo, fra cui quello della Tarros, “terminal storico che merita attenzione”.
Fonte La Nazione

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