Navigare in sicurezza in mare è molto importante. Ma come fare? Cosa bisogna sapere? Vediamo le 15 regole fondamentali (spesso non scritte) contenute nel vademecum realizzato da Suzuki, produttore di una gamma di motori fuoribordo. Suggerimenti pratici e utili per tutti, affinché l’uso dell’imbarcazione possa far vivere momenti indimenticabili solo in senso positivo.
In mare non si è mai sufficientemente esperti, per cui è necessario avere rispetto, razionalità e buon senso per dedicarsi a questa nuova passione, la nautica. Se non siete mai saliti su una barca, il primo consiglio è di usarla per la prima volta accompagnati da chi ha già esperienza, in modo che possa trasmettervi le nozioni di base.
A chi si trova al timone rammentiamo che è assolutamente importante indossare il laccio di sicurezza per lo spegnimento del motore. Lo si può mettere al polso – l’importante è che sia ben stretto – oppure va assicurato al costume da bagno. Nei casi accidentali in cui si perda il controllo dell’imbarcazione, è un elemento fondamentale per l’incolumità di tutti. Vi consigliamo, inoltre, di provare più e più volte la manovra di recupero di uomo a mare, usando in sua vece un parabordo o il salvagente anulare, come viene insegnato nelle scuole per il conseguimento della patente nautica.
In Italia è necessario prendere la patente nautica dal 40,8 cv in su, ma anche a chi possiede una motorizzazione con un numero inferiore di cavalli, consigliamo di effettuare un corso di scuola nautica che, oltre a fornire le nozioni di base, consente di acquisire quel minimo di pratica per usare la barca ed il suo motore.
Assicuratevi di essere assicurati! Nel caso in cui la vostra prima imbarcazione fosse dotata di un fuoribordo, vi ricordiamo che per questo, qualsiasi sia la sua potenza, deve essere stipulata un’assicurazione di responsabilità civile che, alla stregua di ciò che accade per le auto o per le moto, può essere ampliata con altre coperture assicurative, a partire da furto e incendio. Poiché il fuoribordo è smontabile e trasferibile da un’imbarcazione all’altra, l’assicurazione RC del fuoribordo comprende anche il mezzo sul quale esso è installato.
Sembrerà scontato, ma leggere i libretti d’uso di una barca o di un gommone, del motore fuoribordo ed eventuale carrello, senz’altro aiuta il neofita. Sono documenti realizzati con cura dai produttori, che contengono informazioni fondamentali riguardanti, in primis, la sicurezza di chi li usa e di chi sta intorno.
Fra i documenti, oltre all’assicurazione, ricordate di portare con voi a bordo: la dichiarazione di potenza del motore o il certificato d’uso motore o il documento sostitutivo; sul documento sono indicate la potenza del fuoribordo in kW/CV e la cilindrata, per determinare l’eventuale obbligo della patente nautica: qualora il motore fosse di potenza superiore ai 30 kW (40,8 Cv) o cilindrata superiore a 1000 cc se motore a tecnologia quattro tempi, per condurlo serve la patente nautica in corso di validità; idem per l’esercizio dello sci nautico e la condotta degli acquascooter, a prescindere della potenza del motore.
Quando si va in barca bisogna farlo con una congrua quantità di carburante a bordo, in modo da essere certi di tornare al punto di partenza, possibilmente senza intaccare la riserva. Se in auto non è un problema rifornirsi poiché la rete dei distributori è capillare, e ci vuole poco a trovarne uno dopo che la spia della riserva si è accesa, in mare non è esattamente la stessa cosa. Per di più, se le condizioni meteo sono sfavorevoli – mare contrario rispetto alla rotta – ciò che è fisicamente vicino, può diventare difficilmente raggiungibile se abbiamo i litri di carburante contati.
A proposito di liquidi, è buona cosa avere anche una giusta riserva di acqua a bordo, perché specie d’estate con il solleone, bere diviene ancor di più una necessità. Se si prevede di restare in barca per tutto il giorno, bisogna stivarne a bordo almeno 3 litri per ogni persona imbarcata.
Altra cosa da non dimenticare a terra sono le dotazioni di bordo ovvero tutto ciò che è necessario, nonché obbligatorio, portare per la sicurezza della barca e dei suoi passeggeri. Per ciò che concerne l’uso dell’imbarcazione in mare, l’obbligo delle dotazioni di sicurezza varia progressivamente a seconda della distanza alla quale si naviga rispetto alla linea di costa, tranne nell’eventualità in cui si resti entro i 300 metri da riva, condizione per la quale le dotazioni non sono previste, sebbene suggerite. Per gli altri limiti e cioè entro 1 miglio, entro 3 miglia, entro 6 miglia, entro 12 miglia, entro 50 miglia e oltre tale distanza dalla costa, suggeriamo di consultare quanto riportato dalla Guardia Costiera.
Visto che le cose da imbarcare non sono poche, bisogna anche saperle stivare con criterio affinché l’imbarcazione conservi spazio vivibile e contestualmente mantenga un assetto corretto durante la navigazione. Per questo motivo consigliamo di posizionare le cose più pesanti, come la riserva d’acqua, la cassetta da pesca, l’estintore o un’eventuale ancora di rispetto, nella parte più bassa e più centrale dello scafo (baricentro), possibilmente assicurando ogni cosa con una cima, in modo che non possa spostarsi liberamente facendo danni.
Per tenere la barca e soprattutto il motore fuoribordo sempre efficienti, bisogna attenersi scrupolosamente agli interventi di manutenzione periodica indicati dal costruttore. E’ comunque buona norma fare un rapido check preventivo ad ogni uscita in mare, dei principali apparati presenti a bordo quali impianto di timoneria, leva del gas, impianto elettrico e pompa di sentina. Se la vostra barca ha un serbatoio di benzina interno, ricordatevi sempre di azionare l’estrattore d’aria ben prima di accendere il motore.
Se avete acquistato un package che comprenda il fuoribordo, la barca e il relativo carrello per il trasporto su strada, imparate a districarvi nelle manovre utilizzando “come palestra” un piazzale sgombro o il parcheggio di un supermercato chiuso. Potrete, ad esempio, mettere delle bottiglie di plastica per delimitare il corridoio nel quale far entrare il rimorchio a marcia indietro, come fosse la rampa di uno scivolo, e provare, provare, provare.
Dopo aver preso la mano nel destreggiarvi con le manovre, imparate a varare e a recuperare (alare) l’imbarcazione dall’acqua. Anche in questo caso acquisire esperienza è fondamentale.
Una raccomandazione speciale per i salvagente, obbligatori a bordo, uno per persona presente. Oggi ce ne sono in commercio di comodi, quelli autogonfiabili, davvero confortevoli anche d’estate, che andrebbero indossati quando la barca è in navigazione, da tutte le persone presenti a bordo, per una maggiore sicurezza.
Infine, una volta usciti in mare, tenete sempre ben a mente ciò che abbiamo scritto all’inizio di questa breve guida: in mare non si è mai sufficientemente esperti, per cui per dedicarsi a questa nuova passione, la nautica, bisogna farlo con rispetto, razionalità e buon senso.