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NOVAMARINE: LA QUOTAZIONE IN BORSA PER RENDERE GRANDE UN GRANDE PROGETTO

Nelle scorse settimane si è parlato dell’intenzione del cantiere sardo Novamarine di quotarsi all’Euronext Growth Market di Milano. In sostanza l’intenzione da parte del cantiere e del suo management di dare una svolta e puntare ad una crescita sostenibile che abbia degli obiettivi di business nella ricapitalizzazione.

In questa intervista con Sailbiz, Francesco Pirro, CEO di Novamarine, condivide la sua visione del cantiere dopo la quotazione in borsa. Dal roadshow con i potenziali investitori l’interesse è molto alto. Del resto il cantiere che vanta un’ottima nomea in termini di reputazione, profittabilità, ma anche design, innovazione e tecnologia, ha tutte le carte in regola per ben figurare.

ASCOLTA L’INTERVISTA CON FRANCESCO PIRRO

Gli aspetti su cui si concentra attualmente il management sono da un lato di potenziare il cantiere di Olbia, quindi di fatto investire sul proprio territorio di appartenenza, perché questa quotazione avrà una ricaduta in termini occupazionali, dall’altro di strutturarsi sulla linea di business dei gommoni da lavoro, noti internazionalmente per le carene utilizzate dalle forze armate. Infatti Novamarine è stato il primo cantiere internazionale a rifornire i Navy Seals americani con i propri mezzi e per tornare a competere sul mercato americano, l’obiettivo dichiarato è anche di aprire una branch in terra a stelle e strisce.

Inoltre il desiderio è anche quello di produrre un 24 metri che possa mettere definitivamente la ciliegina sulla torta dei prodotti “pleasure” come mezzo bello, elegante, avveniristico ma soprattutto performante.

In sostanza le idee sono molto chiare e lo sviluppo punta a far diventare grande un cantiere che lo è sulla carta già per le sue produzioni, ma con l’arrivo di nuovi investitori vedrà aprirsi nuove frontiere

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