Come detto, Marina Dorica sarà il centro nevralgico della manifestazione. Oltre alla segreteria e agli uffici riservati a ufficiali di regata, stazzatori e rappresentanti dei media, attorno alla club house verranno allestiti una serie di temporary shop e nella zona del parcheggio, grazie alla collaborazione della Protezione Civile, sarà installata una grande cucina da campo, in grado di garantire il ristoro post regata degli equipaggi a base di prodotti tipici marchigiani.
“Un progetto – prosegue Masi – che portiamo avanti parallelamente alla pianificazione dell’attività agonistica, che vogliamo sia assolutamente ineccepibile. Al momento ogni sforzo è destinato ad assicurarci un numero più che adeguato di collaboratori, individuati e scelti tra coloro che sappiamo avere esperienza specifica, e mezzi appoggio. Lo stesso dicasi per gli ufficiali di regata: abbiamo già avviato i contatti con la Federazione Italiana Vela e con le prime settimane dell’anno attendiamo le nomine ufficiali”.
Per lo svolgimento delle regate sono state scelte due aree ben definite. La principale, battuta dalla termica tesa tipica dei pomeriggi estivi, localizzata a sud del Passetto, quartiere di Ancona posizionato su un tratto di costa dal panorama mozzafiato che da il nome a una nota spiaggia pietrosa compresa tra la Grotta Azzurra e la Spiaggia della Fonte, l’altra a nord di Marina Dorica.
“In ogni caso – conclude Masi – dovendo gestire due gruppi e due procedure distinte, contiamo di utilizzare un’unica linea di partenza e di dividere la flotta una volta raggiunta la prima boa al vento: in pratica si regaterà su due bastoni paralleli. Per quanto riguarda la prova d’altura, invece, è possibile che, data l’assenza di isole, si opti per un percorso costiero, ma non è da escludere che si decida di mandare la flotta a doppiare una boa in Croazia, magari dalle parti di Sansego”.