Si sono svolti il 6 settembre a Roma gli Stati Generali della Nautica. Le principali associazioni del settore e BIG BLU si sono, infatti, riunite per presentare al Governo ed ai media le proprie proposte per salvare e anzi rilanciare il turismo costiero in Italia e con esso l’intero comparto della nautica. L’incontro, dal titolo “Rilancio turistico e sportivo delle coste italiane, attraverso un progetto politico d’insieme, come componente primaria della ‘green economy’”, è stato organizzato da Big Blu – Salone della Nautica e del Mare di Roma di Fiera Roma – e da CUN – Consulta dell’Utenza Nautica.
“L’Italia vanta circa 8.000 Km di costa, la maggior parte della quale è balneabile. Questo costituisce per il nostro paese una grande ricchezza e un’incredibile opportunità in termini economici. – Ha dichiarato Mauro Mannocchi, Presidente Fiera di Roma. – Favorire lo sviluppo turistico e sportivo delle nostre coste potrebbe rappresentare la strada giusta da intraprendere per uscire dalla crisi economica, creando ricchezza e posti di lavoro. E’ evidente, però, che gli sforzi investiti nello sviluppo costiero e nella promozione turistica debbano essere fatti in un’ottica di green economy, per uno sviluppo ecosostenibile, in modo da salvaguardare il patrimonio naturale del nostro paese. Questi ed altri temi saranno approfonditi anche al Big Blu (20-24 febbraio 2013), con una serie di conferenze, approfondimenti e convegni, un’occasione importante per discutere di mare a 360°, un Salone che si rivolge adu n’utenza specializzata, ma non solo, infatti, da sempre Big Blu ha l’obiettivo di far conoscere il mondo della Nautica anche al grande pubblico”.
“Le istituzioni hanno il dovere di riconoscere la nautica come settore di interesse nazionale – spiega il Senatore Mauro Cutrufo, intervenuto al consesso – è necessario rilanciare il settore e, in particolare, la nautica da diporto, il 51% delle imbarcazioni circolanti hanno oltre 15 anni, una barca di questo tipo vale solo il 10% dell’acquisto iniziale, purtroppo questo per la finanza è irrilevante, ma oggi più che mai è necessario distinguere per non rischiare di uccidere la nautica”.
Di seguito l’intervento dell’on. Cutrufo