Nuova prua, rinforzi nello scafo in attesa dei nuovi foil e nuova decorazione per l’IMOCA Prysmian Group, l’unico della classe a sfoggiare bandiera italiana, che il 27 aprile tornerà in acqua dopo un cantiere di quattro mesi con qualcosa di nuovo da dire e una bandiera più importante. Lo aveva annunciato dopo il Vendée Globe, durante il quale aveva tanto riflettuto sulle migliorie da apportare ad un’imbarcazione affidabile ma che presentava alcuni problemi nell’attraversamento delle onde del mare incrociato, che spesso si incontrano durante le regate offshore.
Giancarlo Pedote, skipper del 60 piedi Prysmian Group, ottavo al Vendée Globe 2020/21 e sesto alla Transat Jacques Vabre del novembre 2021, ha seguito per circa un anno gli studi delle modifiche interagendo con lo studio VPLP, padre insieme a quello di Verdier dell’IMOCA 34.
Obiettivo: trovare un nuovo design che, partendo dalla sezione d’origine, permettesse alla prua di allontanare l’acqua al passaggio, evitando un violento ritorno sulla prua e quindi nel pozzetto, che rendeva la navigazione più difficile e la barca più pesante.
“Le immagini erano stupende: cerchi d’acqua attorno alla prua e cascate di oceano nel pozzetto, ma la performace ne risentiva. Assieme al mio main sponsor, Prysmian Group, con l’obiettivo di una nuova partecipazione al Vendée Globe, nel 2024/25, e la volontà di migliorare il risultato ottenuto al primo giro, abbiamo deciso di investire in una serie di modifiche strutturali, di cui questo cantiere appena terminato è solo l’inizio. Innanzitutto una nuova prua. Abbiamo scelto di mantenere la stessa sezione orizzontale e creare una prua con molto rocker. Con lo studio VPLP, attraverso degli studi di fluidodinamica computazionale, abbiamo lanciato la simulazione al computer di numerose soluzioni e il risultato ha richiesto un taglio della parte inferiore della prua lungo 6 metri: un terzo della barca. La nuova forma è nettamente diversa dalla precedente: molto più arrotondata, con un rocker molto importante”.
Un cambiamento importante e ben visibile, cambiamento che non è stato l’unico di questo lungo cantiere invernale, tenutosi presso Gepeto Composite, a Lorient, base del progetto sportivo di Giancarlo Pedote e Prysmian Group.
“Durante questo cantiere, abbiamo effettuato un’altra importante modifica, che è visibile solo nelle immagini di archivio: con l’obiettivo di dotare in un prossimo futuro Prysmian Group di nuovi foil, abbiamo rinforzato lo scafo sostituendo il nomex con della schiuma, un materiale più pesante ma capace di sopportare gli impatti e le pressioni maggiori a cui dovremo far fronte con i nuovi foil.
Abbiamo inoltre cambiato il bompresso, modificato l’attacco del J3 sul ponte e sostituito i winch delle scotte. Tutte queste modifiche serviranno a far sopportare alla struttura dell’imbarcazione il peso dei nuovi foil e quello che deriverà dalle nuove spinte a cui la barca verrà sottoposta”.
Quella dei nuovi carichi di peso, è una questione fondamentale per l’affidabilità dell’imbarcazione. Per questo, e per assicurare un continuo controllo di questa variabile, il sartiame di Prysmian Group è stato dotato di vari sensori che permetteranno a Giancarlo Pedote di monitorare costantemente la tenuta delle attrezzature nel corso della navigazione.
Nuova forma, nuovi colori: onore all’Italia
La messa in acqua di Prysmian Group, festeggerà non solo la fine di questo primo cantiere, ma anche l’Italia.
“Una delle immagini che più mi è rimasta nel cuore del Vendée Globe è stato l’abbraccio alla bandiera italiana”, dichiara lo skipper nato a Firenze. Quel momento resterà sempre fisso nella mia memoria. È stato come abbracciare il mio Paese, da cui vivo lontano e che è sempre con me. Nel mio modo di essere, di vivere, di lavorare: sono nato nel paese che per me è il più bello del mondo, in una città in cui i dettagli sono infiniti.
In Italia è così ovunque: quando ci vivi li dai per scontati, quando ti allontani scopri che ti hanno marcato e quanto siano importanti. Sono i dettagli che fanno la differenza e credo siano alla base dell’eccellenza del Made in Italy. Io sono Made in Italy, e volevo dirlo al mondo intero”.
Un’idea che è subito stata accolta con entusiasmo dal main sponsor Prysmian Group, multinazionale dal cuore italiano, che rappresenta l’eccellenza nel settore dei cavi e della cablatura. Con questa nuova forma e nuova decorazione, l’IMOCA di Giancarlo Pedote, pronto ad accogliere un eventuale nuovo partner per il prossimo Vendée Globe, che affianchi lo storico sponsor Prysmian Group, affronterà quest’anno quattro regate:
- la Guyader Bermudes 1000 Race (partenza 8 maggio 2022),
- la Vendée Arctique – Les Sables-d’Olonne (partenza 12 giugno 2022),
- il Défi Azimut (che si terrà a settembre)
- la Route du Rhum – Destination Guadalupe, che partirà il 6 novembre 2022.
Tutte regate valevoli per la selezione al Vendée Globe 2024.