Economia

Trend negativo per la nautica sarda

Oggi un bell’articolo di Lamberto Cugudda pubblicato sulla Nuova Sardegna traccia la situazione della cantieristica sarda e si pone la domanda se ha ancora senso parlare di mega yacht cercando da realizzare nel polo nautico di Tortolì Arbatax? Svanita due anni fa la possibiità di Azimut Yahct di realizzare uno stabilimento in aree ex Cartiera, la Costruzione nautiche Ogliastra il progetto CNO, di dare gam- mento in aree ex Cartiera, la Costruzioni nautiche Ogliastra starebbe per ottenere una commessa che Azimut Yacht per lo scafo
e il pre-allestimento di un nuovo megayacht da 41 metri.

Ma la nautica, a Tortolì-Arbatax, non è solo la Cno (Costruzioni nautiche Ogliastra), che dovrebbe iniziare a realizzare entro pochissimi
mesi lo scafo e il pre-allestimento el nuovo megayacht di 132 piedi (41,30 metri di lunghezza) per Azimut Yacht. In zona industriale,
a Tortolì-Arbatax, da quattro anni continua a operare il grande stabilimmento Primatist by Bruno Abbate, che sta allargando la propria produzione in loco, anche connuovi modelli, che vengono seguiti direttamente da Marco Abbate. Vi sono poi altre società che cercano di ottenere elle commesse. Ma tanti artigiani sono senza lavoro. Alcuni si sono dovuti trasferire, per potere lavorare, in alcuni cantieri, a Olbia. Diversi stanno ora puntando sul rimessaggio a Tortolì-Arbatax. Senza scordare che, fra le 27 manifestazioni di interesse che giunsero per il bando Sarind, socieità proprietaria dei 35 ettari di aree ex Cartiera (scaduto lo scorso 31 gennaio), su un totale di 27, furono ben 9 quelle relative alla nautica e ai servizi alla stessa. Martedì 5 si è saputo che a Cagliari si va avanti con il il distretto della nautica nel porto canale: entro l`estate sarà infatti appaltato il primo lotto dei lavori nell`avamposto di levante. Si tratta di uno spazio che consentirà l`insediamento di aziende che si occuperanno dell`assistenza alle imbarcazioni da diporto.

Ma la crisi,ora colpisce anche di megayacht. E pare che gli ordini, in linea generale, abbiamo fatto registrare un crollo pari al 25 per cento. La crisi, sia pure con un po` di
ritardo, ha quindi colpito anche i grandi ricchi che vogliono un nuovo megayacht: nel 2010, dopo dieci anni di continue crescite, gli ordini totali nel mondo sono stati 1145
contro 1542 del 2009, con un crollo del 25,7 per cento. Ad affermarlo è l`ultima edizione dell`Osservatorio Nautica & Finanza di Pentar. E viene precisato che l`Italia mantiene
la leadership assoluta del settore delle grandi barche con circa il 50 per cento degli ordini ricevuti, ma in calo dai 523 megayacht prodotti nel 2009 ai 383 (-26,7 per cento)
dello scorso anno. E i primi segnali del 2011 confermano il trend negativo, con la rinuncia a diversi ordini già commissionati. In generale, nel 2009, la cantieristica in Italia ha perso un valore di produzione del 28,7 per cento, mentre per le sole imbarcazioni il calo è del 24,8.

La Nuova Sardegna – 28 aprile 2011

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