I leader della classifica, gli spagnoli di Team Telefónica hanno un margine di otto punti sui loro più diretti inseguitori di CAMPER with Emirates Team New Zealand, che potrebbero dunque provare a strappare il primato a Iker Martinez e ai suoi prima che le barche siano caricate sulla nave per la seconda fase del paino antipirateria messo in atto dagli organizzatori per la seconda e terza tappa. Certamente gli iberici venderanno cara la pelle e malgrado un sorpasso sia abbastanza improbabile (CAMPER dovrebbe vincere entrambe le prove e Telefonica arrivare quinta) i punti in palio per la sprint fino a Sharjah sono un obiettivo interessante per gli skipper. “Non si può mai dire come andrà a finire, quindi siamo costretti a lottare per ogni singolo punto” ha confermato lo skipper di Telefónica. “Il vento leggero per le regate costiere non è ideale quindi ci siamo allenati con le condizioni locali e abbiamo lavorato sulle manovre.”
Secondo Roberto ‘Chuny’ Bermúdez, lo spagnolo che ricopre il ruolo di timoniere su il rivale CAMPER, i primi momenti della regata potrebbero essere quelli decisivi. “La partenza è molto importante. Chiunque parta bene in queste condizioni ha un vantaggio notevole. Fino ad oggi le nostre partenze sono state buone e quindi potremmo essere avvantaggiati.”
Terzi nella classifica generale, i francesi di Groupama sailing team, hanno un gap di 24 punti dai leader ma hanno anche avuto una forte iniezione di fiducia dalla vittoria dello sprint conclusivo della seconda tappa verso Abu Dhabi e dalla buona prestazione nella regata di prova di ieri. “Il morale è alto” ha detto lo skipper Franck Cammas. “Abbiamo una nuova vela leggera, un code zero in testa d’albero, che abbiamo usato per la prima volta nella practice race e in partenza eravamo veloci come CAMPER.”
Alle spalle di Groupama sul tabellone ci sono gli americani di PUMA Ocean Racing powered by BERG 38 punti dietro ai battistrada e, come comprensibile, lo skipper Ken Read ha una gran voglia di ritornare a navigare e combattere dopo il disalberamento nella prima tappa e il terzo posto nella seconda. “Credo che abbiamo bisogno di ripendere il ritmo della regata. Non sarà presto, visto che anche in questa tappa ci sarà una parte di navigazione a bordo della nave, ma tutti non vediamo l’ora di rimetterci al lavoro. Questa regata è dura, anche con vento leggero. Non deve essere bella, ma piuttosto senza errori.”
Il team di Abu Dhabi ha un distacco di nove punti dagli americani, dovuto anche per loro al ritiro per disalberamento nella prima tappa e al quinto posto nella seconda, ma sarà sicuramente spinto a fare bene sai dal supporto locale che dal ricordo della bella vittoria nella In-port di debutto ad Alicante, che pure si corse in condizioni di vento leggero.
Dopo la sprint di sabato, i cinque scafi verranno caricati sulla nave per essere trasportati oltre la zona di maggior rischio di attacchi da parte dei pirati e scaricati, come è avvenuto nella seconda tappa, in un porto sicuro dell’oceano indiano da dove riprenderanno la navigazione per Sanya in Cina.
E proprio Team Sanya, il rappresentante il grande stato asiatico, non ha potuto competere nelle prove di Abu Dhabi a causa di un problema tecnico a una sartia che lo ha costretto a far scalo in Madagascar per le riparazioni. L’equipaggio ha ripreso la navigazione qualche giorno fa e, se completerà la tappa fino al porto sicuro, verrà premiato con punti per tutte le regate fin qui disputate dal resto della flotta. Il team cinese dovrebbe ricongiungersi agli avversari per la seconda tranche della terza tappa.