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Venezia Challenge ricorre alle vie legali

A seguito della decisione del Golden Gate Yacht Club di escludere Venezia Challenge dalla 34a edizione dell’America’s Cup, la società con a capo Carlo Magna ed Emanuela Pulcino dichiara di aver avviato l’iter procedurale per ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla scorretta applicazione del Protocollo. Alla base di tale decisione:

ACEA (America’s Cup Event Authority) ha causato ingenti danni a Venezia Challenge fornendo informazioni e documenti falsi.
ACRM (America’s Cup Race Management) non ha ottemperato alle proprie obbligazioni: mancato rispetto delle tempistiche contrattuali, emissione di fattura contraddittoria agli accordi contrattuali, inadempimento degli accordi relativi all’assemblaggio e alla consegna della AC45.
GGYY (Golden Gate Yacht Club), senza accertarsi che vi fosse stata una legittima risoluzione del rapporto contrattuale, ha estromesso Venezia Challenge annunciandone l’esclusione pubblicamente aggravando così l’ingiusto danno già arrecato da ACEA e ACRM.

Carlo Magna: “Abbiamo lavorato intensamente per quasi due anni per portare Venezia Challenge in acqua e non in tribunale, ma allo stato dei fatti appare una strada obbligata. Quello su cui intendiamo concentrarci ora è tutelare, sia sul campo legale che su quello sportivo, l’impegno di tutti quelli che hanno lavorato a questo progetto per evitare di porre fine ad un sogno”.

 

Quindi una piccola parte, piccolissima parte, della Coppa America torna in tribunale….chi avrà la meglio tra i due?

Vediamo cosa succede mentre a Cascais tutto si anima.

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