A quanto pare, le Olimpiadi 2021 sono a rischio. Dovrebbero svolgersi dal 23 luglio all’8 agosto, ma il condizionale sembra essere d’obbligo. Se infatti fino a qualche tempo fa si dava per certa la manifestazione che è già stata rinviata di un anno a causa dell’emergenza coronavirus, adesso qualche dubbio comincia a serpeggiare. Tokyo riuscirà ad ospitare le sue tanto attese Olimpiadi?
Olimpiadi 2021 a rischio, cosa ha detto Dick Pound
A sollevare qualche dubbio è stato il canadese Dick Pound, membro più anziano del Comitato Olimpico Internazionale, di cui è stato vicepresidente. Si torna dunque a parlare delle Olimpiadi di Tokyo 2020 – il nome ufficiale è rimasto quello – e della possibilità che non si possano svolgere la prossima estate così come previsto.
Come riportato dal Guardian, Pound ha affermato di “non essere certo” che le Olimpiadi di Tokyo 2021 potranno svolgersi questa estate, poiché nella città che deve ospitarle è stato dichiarato lo stato di emergenza per il coronavirus. “Non posso esserne certo visto che l’ondata di coronavirus è come un elefante in una stanza”, ha dichiarato alla Bbc il canadese.
Olimpiadi Tokyo 2021, il Cio e la terza ondata di contagi
Secondo quanto ricordato dal Guardian, gli organizzatori e il presidente del Cio, Thomas Bach, hanno assicurato che le Olimpiadi di Tokyo 2021 si svolgeranno, sottolineando che questa volta non ci saranno ritardi. E’ escluso un rinvio. Ma non si può nascondere il fatto che Tokyo si trovi a gestire la terza ondata di contagi. Il primo ministro del Giappone, Yoshihide Suga, ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza per un mese nella capitale e in tre prefetture confinanti. Secondo gli esperti, però, i tempi potrebbero essere più lunghi e superare anche febbraio. Ma, sempre secondo quanto riportato dal Guardian, il capo del comitato organizzatore di Tokyo 2020, Yoshiro Mori, ha detto che i preparativi continueranno, nonostante i crescenti dubbi. Mori, ex primo ministro giapponese, ha affermato che rimandare le Olimpiadi di Tokyo una seconda volta sarebbe “assolutamente impossibile”. Mori ha quindi affermato: “La primavera arriverà sempre, il mattino arriverà sicuramente anche dopo lunghe notti. Credendo in questo, per dare gioia e speranza a tante persone, faremo del nostro meglio fino alla fine”. A quanto pare, però, tra febbraio e marzo verrà deciso se consentire la partecipazione agli spettatori stranieri.
Olimpiadi 2021, le perplessità della popolazione
Ma a far sollevare dubbi sulla possibilità di assistere finalmente alle attese Olimpiadi di Tokyo non ci sono solo le parole di Dick Pound. Secondo un sondaggio dell’emittente pubblica NHK effettuato a dicembre, il 63% dei giapponesi ritiene che le Olimpiadi di Tokyo dovrebbero essere nuovamente rinviate o addirittura annullate. Solo per il 27% dei giapponesi dovrebbero avere luogo. Una ricerca dell’agenzia Kyodo News ha poi fatto sapere che quasi l’80% dei giapponesi è favorevole al rinvio o all’annullamento delle Olimpiadi 2021. Nello specifico, il 35,3% degli intervistati si è detto a favore della cancellazione dei Giochi di Tokyo, mentre il 44,8% ha affermato che dovrebbero essere rimandati di nuovo. Tutti elementi che fanno pensare che le Olimpiadi 2021 siano effettivamente a rischio.
Olimpiadi 2021 a Tokyo, una chance con il vaccino?
Il vaccino, forse, potrebbe rappresentare una chance. Ma anche su questo fronte si è aperto un dibattito. Intervistato da Sky News, Pound ha detto che le vaccinazioni dovrebbero essere una condizione per poter partecipare alle Olimpiadi. Ma secondo Bach solo gli atleti dovrebbero essere spinti a vaccinarsi.
Pound ha affermato: “Gli atleti sono modelli importanti e vaccinandosi possono inviare un messaggio potente sul fatto che la vaccinazione non riguarda solo la salute personale, ma è anche un gesto di solidarietà e considerazione per il benessere della comunità”.
Mancano sei mesi al 23 luglio, giorno in cui dovrebbero aprirsi le Olimpiadi di Tokyo 2021, e il mondo sta affrontando un’altra dura prova: la terza ondata di coronavirus. Da qui all’estate ci sarà il tempo sufficiente per garantire la massima sicurezza di tutti coloro coinvolti nell’evento? Al momento non sembra esserci una risposta a questa domanda. E l’ultima parola potrebbe arrivare entro la fine di marzo.
Tokyo Foto di Pierre Blaché da Pixabay