Durante le America’s Cup World Series, uno dei due timonieri di Luna Rossa è stato (e ancora sarà), James Spithill, fortissimo velista australiano. Spithill è il più giovane ad aver vinto la Coppa America di vela ed è famoso per il rocambolesco “come back” subìto nell’edizione delle Bermuda da parte di Emirates Team New Zealand quando timonava Oracle Racing. Quell’esperienza gli è valsa sicuramente una grande professionalità. E oggi mostra le sue doti con il Challenger of Records, Luna Rossa Ma la sua professionalità si misura anche nella gestione della sua immagine e dei suoi sponsor.
AMERICA’S CUP 2021: Jimmy Spithill e la sua Red Bull
Jimmy Spithill è infatti uno dei testimonial di Red Bull, l’energy drink famoso nel mondo perché “…mi mette le aliiii! “. Il contatto tra l’atleta e l’azienda austriaca è avvenuto nel 2016 con le Red Bull Youth America’s Cup, quando giovani timonieri si cimentavano con i primissimi catamarani volanti. Un circuito creato ad hoc e gestito da Red Bull, allora partner di Oracle Racing.
Spithill non perde occasione di mostrare una lattina di energy drink: lo fa quando sale in barca e soprattutto quando partecipa alle conferenze stampa. Ma c’è un “dettaglio” da considerare: l’azienda che nell’evento copre il settore “food and drink” è il colosso di Atlanta, Coca Cola. Non appare quindi del tutto chiara la liceità dell’esposizione del brand Red Bull.
AMERICA’ CUP 2021: la posizione di Red Bull
Sailbiz ha chiesto chiarimenti all’azienda e la risposta è stata la seguente: “James Spithill è un atleta Red Bull e utilizza il nostro prodotto in maniera funzionale per la sua attività sportiva. Per quanto riguarda le attività in Italia al momento non abbiamo nulla di pianificato visto che l’atleta è impegnato nella competizione; potrebbero esserci delle attivazioni in base ai risultati e in base alla situazione Covid”.
E’ molto probabile, pertanto, che l’atleta abbia un accordo con Luna Rossa. Ma con gli organizzatori della Coppa non è dato sapere. Si tratta forse di ambush marketing? Si ricorda che l’ambush marketing, o marketing di imboscata, è quell’espressione comunemente usata nel mondo anglosassone in ipotesi di associazione indebita (non autorizzata) di un brand a un evento mediatico o all’interno di uno spazio pubblico; ossia quando lo stesso non appartenga a uno degli sponsor ufficiali.
RED BULL: il contratto di James Spithill
Spithill si dice essere un testimonial da 100.000 dollari all’anno e la Red Bull ha acquisito il diritto a usare la sua immagine e i suoi social. Jimmy però ha solo 64mila followers (34mila su Facebook e 30mila su Instagram) ed è una presenza fissa nel podcast di Shirley Robertson, ex velista e famosa cronista americana di vela. Di contro, ad esempio, Dorothea Wierer, l’atleta azzurra campionessa di biathlon, da poco entrata nella scuderia Red Bull, ha numeri ben più alti a disposizione del colosso delle bevande energetiche. E negli ultimi anni Dorothea è diventata una delle sportive più richieste dai brand. Non solo. Blogmeter ha stilato una classifica dei 10 atleti di sport invernali che più coinvolgono i propri fan sui social, incoronando al primo posto proprio Dorothea Wierer. L’azzurra ha 583mila fan su Instagram e 340mila su Facebook. Ci si chiede dunque cosa abbia di speciale James Spithill. La risposta forse risiede nel fatto che il mercato americano (cui fa riferimento Spithill) ha un potenziale nettamente superiore in termini di ritorni economici rispetto a quello italiano.
RED BULL: Il testimonial nel marketing moderno
La figura del testimonial è entrata nel marketing moderno nel momento in cui il consumatore finale è diventato più scaltro e ha cominciato a schivare i messaggi, infastidito dalla pubblicità tradizionale. Oggi le nuove frontiere del marketing, a distanza di anni dalla comparsa della figura professionale dell’influencer, si sono spinte fin dove la legge italiana è intervenuta, iniziando ad ottemperare alle necessità sorte in materia e a colmare le lacune normative che lasciavano gli influencer in un limbo giuridico dal punto di vista professionale. Si tratta quindi di accordi secondo cui un soggetto (sponsor) versa un corrispettivo e/o fornisce materiale allo sponsorizzato (sponsee) affinché il proprio brand venga associato a un evento, o personaggio, aumentandone la notorietà e conseguentemente la commercializzazione. Da cui la concessione del diritto di esclusiva da parte del soggetto sponsorizzato, la concessione da parte dello sponsee del diritto di utilizzazione della propria immagine per iniziative pubblicitarie, l’obbligo per ambo le parti di non tenere comportamenti che possano andare a ledere l’immagine della controparte. Insomma ne ha fatta di strada James Spithill, è un professionista che oltre ad essere stato il più giovane vincitore dell’America’s Cup è un gran bel testimonial per Red Bull e magari qualche altro talento che uscirà da eventi tipo la Red Bull Youth Americas Cup , potrebbe essere un nuovo testimonial, anche se da adesso parleremo di Youth Foiling Cup.