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Olimpiadi di Parigi 2024, ecco il nuovo team sportivo dello YCI nella classe kitefoil

Si lavora già in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024. E’ stato presentato ufficialmente il nuovo team sportivo dello Yacht Club Italiano (YCI) nella classe kitefoil. Dallo scorso mese di gennaio 2021 la squadra è composta da Maggie Pescetto e Mario Calbucci, che nella preparazione saranno seguiti da Stefano Rizzi, uno dei marinai più eclettici del panorama nazionale. Andiamo a conoscerli.

Maggie Eileen Pescetto, italo-irlandese, classe 2000, si divide tra il corso di laurea in Corporate Communication and PR e l’attività di atleta nel kitesurf. Nel 2017 è entrata in squadra nazionale partecipando a numerose gare internazionali, tra cui il mondiale in Brasile dello stesso anno e le regate di qualificazione olimpica in Marocco e in Cina nel 2018, anno in cui ha conquistato la terza posizione assoluta al Campionato Italiano di Viareggio. Nell’estate del 2019 si è avvicinata al kitefoil, guadagnandosi un terzo posto all’italiano nelle acque del Garda. Nel 2020, Maggie si è aggiudicata l’oro al Campionato Italiano Kitefoil Open 2020 e il Campionato Italiano Giovanile per le categorie U19/U17.

Maggie Eileen Pescetto - kitefoil

Mario Calbucci, nato a Cesena il 1º ottobre del 1996, da sempre appassionato di sport, si avvicina alla vela da giovanissimo con i primi corsi sulle derive. Seguendo le orme del padre, che in quel periodo iniziava a praticare kitesurf, Mario ha poi iniziato con il kite per passare successivamente al kitefoil e diventando in poco tempo uno degli atleti più competitivi del circuito mondiale. Dal 2013 è in vetta alle classifiche dei principali eventi nazionali e internazionali. Anche lui ha chiuso il 2020 con un terzo e secondo posto all’Engie Kite Tour di Hyeres e Montpellier, un terzo al Formula Kite Spain Series a Tarifa e ha conquistato il titolo di Campione Italiano Formula kite e kitefoil ai nazionali a Gallipoli.

Mario Calbucci - kitefoil

Stefano Rizzi, triestino, è uno dei velisti italiani più completi e internazionali. Dopo varie apparizioni nelle classi olimpiche, è in Coppa America con Luna Rossa nel 2000 quando vince la Louis Vuitton Cup a Auckland. Ha partecipato alla Whitbread a bordo di Brooksfield nel 1993-94, alla Volvo Ocean Race con Amer Sports One nel 2001-2002. Nel 2000-2001 ha poi preso parte a The Race con il catamarano Club Med di Grant Dalton – record in 62 giorni. Medaglia d’oro al valore sportivo, grande appassionato di parapendio, Rizzi è stato tra i primi italiani a volare sul Moth con i foil (è stato campione italiano e mondiale master) nonché un pioniere della vela volante.

Dopo la parentesi genovese, il team kite prosegue gli allenamenti in Sardegna in vista della prima tappa del Campionato Italiano a Chia dal 13 al 14 marzo, la seconda tappa a Vada dal 10 all’11 aprile e la Settimana Olimpica di Hyeres dal 18 al 25 aprile 2021.

kitefoil

Negli ultimi tempi, il kitesurf ha conosciuto una progressiva evoluzione grazie all’adozione di un’ala sommersa (foil) che consente all’atleta di sviluppare delle velocità spettacolari, anche in condizioni di venti deboli o moderati. Il kitesurf è entrato nella grande famiglia della vela italiana ed è stato riconosciuto dalla Federazione italiana vela (Fiv) nel 2012. Da allora la disciplina è stata presente a moltissime regate del circuito di World Sailing..

Dopo aver sfiorato la candidatura in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, a seguito dell’assemblea internazionale di World Sailing, nel maggio del 2018, il kite è stato designato come Classe Olimpica per Parigi 2024.

I nostri atleti, oltre a gareggiare nelle divisioni classiche (M e F) durante le manifestazioni in calendario, si stanno allenando in vista delle regate nelle Olimpiadi di Parigi 2021, che adotteranno la formula Mixed Relay: una staffetta mista in cui i binomi partecipanti (maschio – femmina) regateranno in coppia su un unico percorso scambiandosi “il testimone” al termine di ogni giro all’interno di una “zona di cambio”. Questa nuova disciplina di coppia imporrà agli atleti un’attenta pianificazione della strategia di regata e, soprattutto, una grande coordinazione considerate le velocità – oltre i 40 nodi – che possono raggiungere i kite foil.

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