La Transat Jacques Vabre 2021 è pronta a partire. Il via è previsto il 7 novembre. La regata transatlantica in doppio sarà valida come regata selettiva nel caso ci fossero più team qualificati a partecipare al Vendée Globe 2024 rispetto ai posti disponibili per parteciparvi. Si ricorda che il prossimo Vendée Globe apre a 40 skipper.
E proprio per prendere parte alla Transat Jacques Vabre, Giancarlo Pedote, che ha annunciato la sua partecipazione al Vendée Globe 2024 durante il Salone di Genova 2021, è partito insieme al suo co-skipper Martin Le Pape.
Ma quella della Transat Jacques Vabre per Giancarlo Pedote sarà un’avventura doppiamente importante. Lo skipper infatti imbarcherà una boa Météo France. Ma per quale ragione? Presto detto.
Nell’ambito del programma europeo E-Surfmar, che presenta tra gli obiettivi principali quello di mantenere 150 boe meteo permanentemente operative nell’Atlantico settentrionale e nell’Artico, Météo France ha chiesto ai partecipanti alla Transat Jacques Vabre di imbarcare alcune nuove nuove boe di monitoraggio e rilasciarle in determinati settori che verranno attraversati durante la regata. L’obiettivo principale del programma sostenuto da Météo France è migliorare la qualità delle previsioni metereologiche grazie a un aumento delle osservazioni dalla superficie marina in modo da integrare i dati raccolti dai satelliti che non sono in grado, ad esempio, di fornire elementi sulla pressione atmosferica. Giancarlo Pedote ha subito aderito all’iniziativa, consapevole dell’importanza di questo progetto.
La consegna delle boe, che pesano 22 kilogrammi, è prevista per il 3 novembre al villaggio della Transat Jacques Vabre Normandie Le Havre. Le boe verranno gettate in mare dai diversi team che hanno aderito all’iniziativa con una specifica procedura nel corso della regata. A ciascun team verrà assegnato a sorte un grado di latitudine durante il quale dovranno rilasciare la boa, tra il 10° Nord e il 16° Nord.
Le boe in questione sono boe Surface Speed Program (SSP), che misurano ogni ora la pressione atmosferica, il suo andamento e la temperatura della superficie del mare. Si tratta di dati importanti non solo per la climatologia e le previsioni atmosferiche, ma anche per coloro che navigano a lunga distanza, per i quali le previsioni sono elementi di decisione importanti per la propria sicurezza. Le boe Surface Speed Program sono boe alla deriva, cioè non ancorate sul fondo, ma che seguono la corrente. Sono dotate di un GPS che trasmette la posizione della boa sia per contestualizzare i dati raccolti, sia per localizzare la boa.
Giancarlo Pedote ha spiegato: “Sono contento di poter contribuire a questo progetto di Météo France. La boa che imbarcherò servirà a dare conoscenza non solo ai meteorologi per le previsioni, essenziali per navigare in sicurezza, ma anche ai climatologi, che studiano le dinamiche del clima in periodi di tempo più lunghi e sono così capaci di evidenziare i mutamenti climatici in atto. Si tratta di uno strumento che offre la possibilità di conoscere sempre meglio il nostro pianeta e ciò che sta vivendo. La conoscenza è la base di ogni azione responsabile”.