Oceano

La VOR invita i designer di tutto il mondo a creare il nuovo trofeo

“Ti entra nel sangue e non riesci più a liberartene” diceva il mitico Sir Peter Blake vincitore della Whitbread 1989-90 (che divenne Volvo Ocean Race nel 1998), a bordo di Steinlager 2 e che partecipò a ben quattro edizioni precedenti. Nel corso dei suoi 37 anni di storia, sono 148 i team che hanno tagliato la linea di partenza di quella che oggi tutti conoscono con il nome di Volvo Ocean Race, la più famosa regata intorno al mondo. Molti velisti sono tornati, cinque, sei, sette volte per affrontare la battaglia non solo contro Madre Natura ma anche contro i migliori marinai del pianeta. Perché? Lo fanno certamente per la gloria della vittoria, benché non ci siano lingotti d’oro per chi si aggiudica la più epica delle avventure sportive, ma sono un trofeo. E oggi, alla vigilia della undicesima edizione dell’evento, che prenderà il via il prossimo anno dalla città spagnola di Alicante, gli organizzatori della regata hanno deciso di lanciare una gara, aperta a tutti i designer del mondo per la creazione di quello che non è certo un premio comune.

I migliori velisti del mondo si affronteranno per quella che sarà una vera e propria battaglia di Titani, ovvero la Volvo Ocean Race 2011/12 che già si presenta come una delle più competitive della storia. Sarà una storia di lotte all’ultimo bordo, spesso in condizioni estreme a velocità folli, su quattro oceani e doppiando il mitico Capo Horn. Gli albatro voleranno nelle loro scie e le balene dormiranno sotto le loro chiglie, ma nulla fermerà gli equipaggi fino ai limiti estremi, con l’obiettivo di stringere nelle loro mani il nuovo trofeo della Volvo Ocean Race sul palco, al termine di nove tappe e 10 regate in-port, nel luglio 2012.

Il trofeo che verrà assegnato al vincitore assoluto della Volvo Ocean Race sarà anche sotto gli sguardi attenti di almeno 1.6 miliardi di appassionati che seguiranno l’evento nel corso del suo speciale “Trophy Tour” intorno al mondo. Il suo posto sarà poi nei locali del museo nella sede dell’organizzazione in Spagna, dove rimarrà in esposizione permanente.

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