Il Patron di Alinghi Ernesto Bertarelli riapre la oramai eterna disputa con Oracle a proposito della Coppa America di vela.
Com’è noto, la questione ha da tempo lasciato il mare per approdare presso il Tribunale Supremo di New York, l’unico che ha titolo per decidere le sorti del Trofeo più antico dello sport, una volta che uno dei pretendenti abbia imboccato la rotta delle aule giuridiche piuttosto che quella sulle boe, come ha fatto Oracle.
E così a conclusione di una profondo gorgo di pandette legali sembrava che la questione si fosse infine risolta con la Coppa a Valencia l’8 febbraio prossimo, da disputarsi in un testa a testa tra il detertore Alinghi e lo sfidante Oracle, l’americano che si è rivolto al tribunale per mano (tasca) del patron Ellison, titolare della ditta, su suggerimento di Cutts, skipper neozelandese silurato da Alinghi, oggi al soldo dell’americano. , e a bordo udite udite di multiscafi: catamarano per Alinghi, trimarano per Oracle, una cosa da leccarsi i baffi.
Se vi accontentate di questa sbrigativa spiegazione, siamo a buon punto, perchè altrimenti per spiegare in quale vicolo cieco di carte bollate sia finito l’intero circo della coppa America, non ne usciamo più, con l’unica certezza ormai acquisita che le regate si faranno in multiscafo: catamarano per Alinghi, trimarano per Oracle, una cosa da leccarsi i baffi!
Ma ecco che adesso, scartata l’ipotesi degli Emitrati Arabi, Bertarelli torna a insistere per la sua scelta, sostenendo, forse a ragione, che in febbraio le condizioni meteo sono migliori negli Emirati, piuttosto che a Valencia, dove fa freddo, piove e siamo in pieno inverno, con tutte le conseguenze del caso: “Il posto sbagliato, nel momento sbagliato”, dice Bertarelli.
Per fortuna che deciderà a giorni il Tribunale, perchè altrimenti non se ne uscirebbe più.
Certo è che se Alinghi vincesse questa sfida a due, la XXXIII edizione, la successica Coppa si disputerebbe proprio al sole degli Emirati, almeno questo dichiara l’italo svizzero Bertarelli a “The National”, il quotidiano di Abu Dhabi in lingua inglese.
Così fosse, per l’Emirato la Coppa America sarebbe una bella leva su cui spingere per uscire dalla crisi che ha affossato i vicini di Dubai e farne il proprio circus d’oro personale, insieme con Bertarelli.
Intanto, per non perdere l’affare il sindaco di Valencia ha convocato i due sfidanti questo giovedì per tracciare un regolamento comune per le regate dell’8 febbraio, nonostante la sentenza di New York sia attesa da un giorno all’altro. Si mettessero d’accordo le regate si disputerebbero su 7 prove e non su 3 come stabilito: allungare lo spettacolo fa bene a tutti, soprattutto al portafogli.
FONTE: RAINEWS24