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A VALENCIA TUTTI PAZZI PER LA F1

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Aki Valencia…. un anno dopo. Sono trascorsi solo 365 giorni da quando il porto America’s cup di Valencia pullulava di appassionati dal tutto il mondo e curiosi valenciani venuti per assistere alla prima regata delle finali della Louis Vuitton Cup. Solo un anno è passato da quella prima giornata di regata dove Luna Rossa iniziava la sua grande disfatta contro Emirates team New Zealand. Era il primo giugno 2007 quando ITA 94 rientrava in porto sconfitta dallo scafo nero NZL 92….

Era la prima amara delusione di tutti i fans italiani accorsi a Valencia che non hanno potuto vedere neanche una vittoria di Luna Rossa, battuta infatti 5-0 dai kiwi. Era un anno fa… ma sembra un secolo fa. Il porto ha cambiato nome, ora si chiama Marina Juan Carlos e Valencia ha dimenticato tutto? Forse non tutto ma è certo che la città ha voltato pagina. Il nuovo capitolo s’intitola: F1. Il 24 agosto è infatti in programma il primo circuito cittadino di Valencia. 26 milioni di euro stanziati per la realizzazione del circuito. 140.000 visitatori attesi che spenderanno 70 milioni di euro durante la loro permanenza in città. Saranno costruite tribune per 100.000 persone e i biglietti variano dai €195 a €480. Il porto America’s Cup è diventato una colata di asfalto (ops bisogna dire bitume con caratteristiche di alta resistenza alle forze orizzontali), ed è quasi pronto ad accogliere il circuito cittadino di Valencia. I valenciani invece di essere coinvolti in giochi interattivi per imparare le regole del match race o conoscere i 12 team arrivati da tutto il mondo per conquistare il trofeo sportivo più vecchio del mondo, ora sono tutti impegnati a giocare con piste di macchinine, video giochi di F1 e ad ammirare bolidi luccicanti.
In un grande centro commerciale di Valencia è infatti stata allestita una grande pista di macchine, per la gioia dei piccoli e soprattutto dei padri. Un modellino in scala del porto con tutte le basi dei team e il candido edificio del Veles y Vents e il ponte levatoio che è stato spostato e trasformato in basculante.

La partenza della gara di F1 è prevista davanti all’edificio che era il media center, poi un lungo rettilineo che costeggia la darsena dietro al tinglado numero 4 (che ospitavo la mostra no ‘hay segundo’) dove si raggiungeranno i 307 km/h quindi la staccata per affrontare la chicane tra la base di Luna Rossa e quella di Oracle

Ed eccoci sul mare per percorrere un breve pezzo a 228 km/h proprio davanti alla base di Oracle, Shosholoza, + 39 e Alinghi. Una frenata per fare la curva a S e fiancheggiare il Foredeck. Dai 298 km/h si raggiungerà la velocità minima del percorso, 90 km/h per imboccare il ponte e attraversare il canale da dove uscivano gli scafi di coppa Amerca. Ed ecco il lunghissimo rettilineo della Marina Sur, proprio sulla darsena, dove i bolidi di F1 toccheranno la velocità massima del circuito di 323 km/h. Poi una seria di chicane ed ecco che il percorso lascia il mare, fiancheggia il tracciato del vecchio fiume, si addentra nella città fino a sfiorare l’Oceanografico e l’ultima serie di edifici di Paseo de Alameda. Si torna quindi verso la darsena per sfilare i tinglado che ospiteranno i box, alle spalle di Mascalzone, Team Germany e Desafio Espanol.

Le ultime parole famose…..la coppa America è la F1 del mare…!!!!! Ora Valencia ha una e l’altra.

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