Il salvataggio di Aicon sara’ una corsa contro il tempo e un ruolo chiave sara’ giocato dal presidente e azionista di riferimento, Pasquale Siclari. Il gruppo messinese di yacht, si legge in un articolo di MF, sta attraversando la fase piu’ difficile della sua storia e la proprieta’ sara’ presto chiamata a fare scelte decisive. Per fronteggiare questa situazione c’e’ una sola strada percorribile: un aumento di capitale. Di certo c’e’ che Siclari sottoscrivera’ a breve una prima ricapitalizzazione da 3,2 milioni, ma e’ chiaro che la misura potrebbe non essere sufficiente per garantire la continuita’ aziendale. “Servono infatti risorse molto piu’ sostanziose per rimettere in piedi Aicon o, comunque, garantire la continuita’ aziendale”, spiega un analista a MF-Milano Finanza.
MILANO (MF-DJ)–Per il momento, comunque, dalla societa’ non vengono altre indicazioni. Intanto Siclari ha presentato al Cda la proposta di revisione del piano industriale 2011-2013, sotto il profilo strategico e industriale. Nel dettaglio la proposta prevede “la definizione di un nuovo modello di business, con lo scopo di frammentare il rischio di produzione e di facilitare l’azione di contenimento dei costi di struttura, nonche’ di cogliere le opportunita’ offerte dai mercati emergenti a piu’ alto potenziale”, spiega la societa’. Il Cda ha poi dato mandato al presidente di avviare una trattativa con le banche creditrici del gruppo (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Centrobanca, B.P.Milano, B.P.Vicenza e Fortis Bank). red/lab