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Farr40 World Championship…sempre un bel vedere

Ottenere risultati costanti e limitare i danni sono sempre state le regole d’oro ai Rolex Farr 40 Worlds. Anche quest’anno, soprattutto ora che la 14esima edizione del campionato mondiale di classe è giunta a metà strada. Nessuna delle tre barche in testa alla classifica ha regatato alla perfezione. Oggi tutti e tre i team hanno perso più punti del desiderato in tre impegnative prove di giornata. La classifica provvisoria è dominata con un vantaggio di soli tre punti da Guido Belgiorno-Nettis e Transfusion (AUS), che oggi hanno infilato un primo-settimo-quarto di giornata. Nerone (ITA) di Massimo Mezzaroma e Antonio Sodo Migliori è risalito in seconda posizione con un inizio di giornata in sordina (decimo) seguito da due brillanti vittorie. Estate Master (AUS) di Lisa e Martin Hill è slittato in terza posizione dopo una deludente tripletta, 7-9-10. Estate Master capeggia un drappello di barche che sta faticando a tenere il passo con i primi due in classifica. Il margine di distacco è aumentato. Non si tratta di una distanza insormontabile, con ancora quattro prove da disputare, ma non sono più concessi errori.
Protagonisti della giornata sono stati sicuramente Transfusion e Nerone; anche Flash Gordon (USA) di Helmut ed Evan Jahn si merita un applauso. Il team di padre/figlio assistito alla tattica da Bill Hardesty, ha accumulato tre piazzamenti nei primi dieci ed è ora quarto in classifica, due punti davanti a Struntje Light (GER) di Wolfgang e Angela Schaefer; quest’ultimo ha regatato molto bene fino alla sesta prova del campionato, in cui ha collezionato uno sfortunato tredicesimo in classifica.

Note di percorso
La giornata di oggi è stata molto lunga per i concorrenti e ha messo a dura prova la resistenza e l’abilità del Principal Race Officer Peter “Luigi” Reggio, responsabile dei campi di regata ai Rolex Farr 40 Worlds 2011. Reggio è un personaggio celebre nel mondo della vela. Manager molto ricercato in molti dei maggiori eventi velici al mondo e personaggio chiave di questo campionato sin dal 2004.

Tipicamente la sua giornata inizia presto e, soprattutto quando il vento è leggero, Reggio deve subito prendere decisioni importanti, “Arrivo intorno alle otto del mattino, pensando già a dove mandare i regatanti e a come piazzare il campo. Stamattina abbiamo parlato con i meteorologi e abbiamo deciso di ritardare la partenza di un’ora per avere condizioni di regata migliori.” Ottima decisione; le regate non sono state perfette, ma se Reggio non avesse posticipato la partenza le cose sarebbero andate molto peggio.

Con i venti da nord est che inizialmente hanno faticato a stabilizzarsi intorno a 8-10 nodi e una forte corrente da sud, il campo di regata è stato posizionato più a nord rispetto a ieri al largo di Manly Beach, offrendo agli equipaggi e agli spettatori uno scenario spettacolare. Per l’ultima prova il vento è salito a 12-15 nodi con mare mosso.

Il lavoro di Reggio diventa molto più faticoso dopo la partenza, quando la costante gestione del percorso di regata è essenziale, “Devo sempre tenere un occhio sulle barche e osservare i loro angoli. Le barche in regata sono degli ottimi indicatori dei salti di vento e li segnalano molto prima rispetto ai gommoni sulle boe.” Oggi pomeriggio il vento è passato da 070 a 035 gradi e più di una volta il team di Reggio è stato costretto ad accorciare i lati del percorso e riposizionare le boe.

Il suo lavoro ha senza dubbio dato i suoi frutti e stancato i regatanti: tre prove portate a compimento, senza lamentele da parte degli armatori e degli equipaggi – solo un mare di proteste che terranno la giuria impegnata fino a tarda notte.

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