Si è conclusa oggi per Alinghi Red Bull Racing la seconda fase delle selezioni riservata ai team svizzeri che parteciperanno all’America’s Cup giovanile e femminile. Dopo aver esaminato le 91 domande ricevute in primavera, il Comitato di Selezione ha valutato sessantanove candidati a Thun, a Brunnen e a Ginevra nelle ultime settimane. Tre giorni di test in ogni sede hanno permesso al Comitato di Selezione di osservare i giovani velisti e le veliste lavorare sia a terra sia in acqua.
Oltre ai criteri di nazionalità e di età (18-25 anni nel 2024 per la squadra giovanile e più di 18 anni per le donne), il Comitato di Selezione ha utilizzato oltre venti di criteri interni per selezionare i candidati a far parte dei due equipaggi. Tra questi erano sicuramente compresi l’abilità velica misurata anche al simulatore, il comportamento, la capacità di ciascuno di migliorare, lo stile di comunicazione e la capacità di interagire all’interno di un gruppo. “Abbiamo lavorato molto in anticipo per definire le diverse competenze di cui avevamo bisogno e il profilo dei velisti che stavamo cercando”, spiega l’Head Coach Matías Bühler.
“Salire a bordo delle imbarcazioni foiling e osservare i candidati in azione è stato fondamentale per scoprire le loro attitudini, il comportamento e lo stile di comunicazione”, spiega Coraline Jonet, Project Manager Youth & Women’s teams. Il risultato finale è rappresentato da una valutazione collettiva che Coraline Jonet svolge insieme agli altri tre membri del Comitato di Selezione: Hans-Peter Steinacher, Pierre-Yves Jorand e Matias Bühler.
Sono stati utilizzati test a sorpresa individuali e collettivi per far uscire i candidati dal loro contesto sportivo e osservare le loro reazioni. Particolarmente difficile è risultato essere il test sul simulatore che è uno strumento fondamentale nella preparazione di questa America’s Cup e che ha consentito agli esaminatori di avere un ottimo riscontro sulle loro capacità.
Ora per il Comitato di Selezione è arrivato il momento di decidere quali saranno i candidati selezionati per la terza e ultima fase di selezione, che si terrà a Barcellona in autunno.
Quattro candidati si sono già assicurati il biglietto per questa fase finale. Tre di loro hanno ricevuto il ‘Coup de Coeur’ dal Comitato di Selezione dopo essersi qualificati in Svizzera. “Con questa decisione – spiega Coraline Jonet – abbiamo premiato il comportamento orientato alla performance e la grande capacità d’interazione all’interno del gruppo da parte di tre candidati. Il processo di selezione e di reclutamento si basa anche su una certa dose di istinto e siamo arrivati rapidamente a un accordo tra di noi”.
Una delle tre vincitrici è Maja Siegenthaler, due volte olimpionica dello Yacht Club Thun. “Ho imparato molto durante i tre giorni di selezione a Brunnen e non vedo l’ora di essere a Barcellona per le finali per continuare il mio apprendistato nel foiling. Avevo solo pochi giorni di volo all’attivo e mi sono subito resa conto dell’abilità che è necessaria per governare queste barche”. Anja Camusso a Thun e Morgan Lauber a Ginevra sono gli altri due candidati che hanno ricevuto un “coup de coeur”.
Inoltre, il più veloce dei tre qualificati alla prova al simulatore si aggiudica un biglietto per la fase finale. Si tratta di Matthieu Sistek.
I turni di selezione in Svizzera sono terminati. A Barcellona, la squadra si prepara a trasferirsi nella nuova sede. Durante questo periodo di transizione, gli allenamenti continueranno nello specchio d’acqua dove si svolgerà la prossima America’s Cup, a bordo dei due AC40 e dell’AC75 del Challenger svizzero.
Coraline Jonet, Project Manager Youth & Women’s teams: “Salire a bordo degli aliscafi e poter osservare i candidati in azione è stato fondamentale per scoprire le capacità, il comportamento e il modo di comunicare di ognuno di loro. Regatare e vincere sull’AC40 nel 2024 sarà un’ulteriore sfida! Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’approccio molto professionale dei candidati che abbiamo incontrato. Proprio come nel caso dei tre “Coup de Coeur” (preferiti) che abbiamo premiato, dove abbiamo evidenziato un comportamento orientato alla performance e un grande capacità di interagire in gruppo. Nel processo di selezione c’è anche una certa dose di istinto e i membri del comitato di selezione sono entrati da subito in sintonia tra di loro.
Al di là dell’obiettivo della performance, questa rimane un’avventura umana e un’esperienza fantastica per questi giovani velisti. Partecipare all’America’s Cup sarà un trampolino di lancio per le loro carriere professionali. Volevamo fortemente che queste selezioni fossero un’esperienza importante anche per loro e che ne uscissero arricchiti. Ora abbiamo molto lavoro da fare per mettere a punto gli eventi per la fase finale delle selezioni!’’
Matías Bühler, Head Coach Youth & Women’s teams: “Dopo mesi di preparazione, abbiamo finalmente incontrato di persona la nuova generazione di velisti e li abbiamo osservati navigare, a volte sotto pressione, ma soprattutto divertirsi. Stiamo per concludere questa importante fase di selezione in Svizzera, che è un primo passo verso l’obiettivo finale.
Abbiamo lavorato a monte per definire le diverse competenze da analizzare e il profilo dei velisti e delle veliste che stiamo cercando. Alcuni criteri sono altamente soggettivi, ma il simulatore ci ha permesso di affrontare anche queste soggettività con distacco. Ora dobbiamo scegliere i migliori profili di velisti e delle veliste che si adatteranno a un ambiente diverso da quello a cui sono abituati in una grande squadra. Mi affido molto al punto di vista degli altri tre membri del Comitato di Selezione, che hanno esperienze e background diversi dai miei.
Maja Siegenthaler, candidata e “Coup de Coeur” a Brunnen: “Ho imparato molto durante i tre giorni di selezione a Brunnen e non vedo l’ora di essere a Barcellona per la fase finale e per continuare il mio apprendistato nel foiling. Avevo fatto soltanto pochi giorni di volo prima di questa esperienza e non avevo mai navigato a bordo del 69F. Ho fatto le mie prime strambate in foiling e ho capito quanto bisogna essere precisi e sensibili quando la barca è in volo. Oltre ad aver imparato a volare, posso affermare che l’intera esperienza è stata fantastica. Non sapevo cosa aspettarmi e mi sono davvero divertita. Ho presentato la domanda perché, come tutti i velisti appassionati, sogno le Olimpiadi e l’America’s Cup.