Napoli capitale della vela: la Coppa America vale 2,5 miliardi e 1,5 milioni di visitatori
Napoli si prepara a diventare il nuovo epicentro mondiale della vela ospitando l’edizione 2026 dell’America’s Cup. Un evento che promette numeri impressionanti, investimenti milionari e un impatto economico destinato a lasciare il segno ben oltre la competizione sportiva.

Secondo una recente analisi congiunta di Luiss e Unimpresa, il valore complessivo generato dall’evento è stimato in 2,5 miliardi di euro, grazie a un effetto moltiplicatore su turismo, infrastrutture, occupazione e visibilità globale. Una cifra che rende la Coppa non solo un evento sportivo d’élite, ma anche un motore strategico per lo sviluppo del territorio.
Numeri da record: turismo, lavoro e investimenti
- 1,5 milioni di visitatori attesi lungo il Golfo di Napoli durante il periodo della Coppa.
- Una copertura televisiva e digitale da 1,5 a 1,7 milioni di spettatori complessivi.
- 200 milioni di euro di investimenti già pianificati, distribuiti tra fondi pubblici e privati.
- La creazione di 10.000-12.000 posti di lavoro temporanei, con opportunità che toccano turismo, logistica, sicurezza e servizi locali.
Un’opportunità per rilanciare Napoli a livello globale
La Coppa America a Napoli rappresenta un’occasione unica per riposizionare la città nel panorama internazionale. Il sindaco Gaetano Manfredi e il team organizzatore stanno lavorando su una strategia che prevede la riqualificazione del waterfront, il potenziamento delle infrastrutture e una narrazione globale centrata sulla bellezza e l’energia partenopea.
Anche Max Sirena, skipper e team director di Luna Rossa, ha sottolineato il potenziale straordinario di Napoli come campo di regata:
“Un magnifico campo di regata. Tutta la città tiferà per noi”.
Le condizioni meteo-marine, unite alla passione del pubblico, rendono il Golfo una cornice ideale sia dal punto di vista tecnico che spettacolare.
Sfide da affrontare: tempistiche e sostenibilità
Non mancano tuttavia le criticità. La principale riguarda le tempistiche ristrette per avviare e completare le opere necessarie. Infrastrutture, logistica e sicurezza richiedono una pianificazione precisa per evitare ritardi o inefficienze.
In secondo luogo, l’evento impone una riflessione sull’impatto ambientale e sociale: flussi turistici elevati, cantieri e trasformazioni urbane devono essere gestiti con equilibrio per non compromettere la vivibilità della città.
Infine, il tema del bilanciamento tra risorse pubbliche e investimenti privati resta cruciale per evitare squilibri a lungo termine. Le aspettative sono alte, ma sarà la governance a determinare se la Coppa lascerà un’eredità duratura o un’occasione sprecata.
La Coppa America a Napoli non è solo una sfida sportiva, ma un banco di prova per dimostrare quanto l’economia del mare possa essere leva di trasformazione reale. I numeri parlano chiaro: se ben gestita, questa sarà la più grande opportunità di rilancio per il Sud Italia degli ultimi decenni.