La flotta ha oltrepassato questa mattina Cape St Francis, a circa 70 miglia ad ovest di Port Elizabeth addentrandosi sempre più nella zona dove i navigatori saranno chiamati a prendere decisioni tattiche importanti. E’ in quest’area, infatti che gli effetti della temibile corrente di Agulhas si fanno sentire maggiormente, con un flusso contrario di 3 o 4 nodi. La corrente, combinata con il vento che si sta generando con la formazione della bassa pressione, creerà uno stato ondoso potenzialmente pericoloso per effetto delle forze contrastanti di vento e mare. I team dovranno quindi cercare di passare indenni da questa zona, scegliendo il punto meno ampio e forte della corrente, per evitare danni o rotture. La strategia che i sei concorrenti dovranno adottare è di stare sotto costa, continuando a navigare a est-nord-est il più velocemente possibile per entrare nel sistema di bassa pressione che si sta creando vicino a Durban e che porterà vento fresco da ovest. In particolare, i due team in coda alla flotta, dovranno cercare la massima velocità perché ogni miglio di ritardo potrebbe essere moltiplicato per due o tre volte quando i battistrada agganceranno il nuovo vento.
Come comprensibile a bordo dei Volvo Open 70 che navigano così vicini, la tensione è piuttosto alta, e i navigatori sono costretti a un lavoro praticamente senza sosta. Will Oxley, a bordo di CAMPER, ha detto di aver dormito pochissimo negli ultimi due giorni, studiando in continuazione la strategia per passare indenni il campo minato del vento leggero e della corrente contraria lungo la costa. “Ho dormito circa due ore la scorsa notte, e una e mezza quella precedente. Cerco di lavorare fra micro sonni, e non sono sicuro se sia passano un minuto o cinque quando riprendo. E’ allora che ci si rende conto di aver bisogno di vero riposo.” Oxley ha confermato che la rotta presa dalla flotta fino a ora e un territorio sconosciuto e che le buone condizioni dei primi due giorni potrebbero presto finire, perché la flotta nelle prossime 24 ore dovrà far fronte alle forze opposte di forti venti occidentali e della corrente di Agulhas. “E’ strano tirare bordi qui lungo la costa africana, a me non è mai capitato prima. Ci sono una serie di basse pressioni intorno al continente in questo momento e siamo in attesa di raggiungerne una, che dovrebbe spostarsi dalla terra e arrivare in mare aperto. Se la si prende nella parte finale, si possono avere venti sud-occidentali fino a 30/35 nodi. Con la corrente contraria si potrebbero formare onde anche di sei metri, il che non è molto piacevole.”
Le barche partecipanti potrebbero iniziare a sentire gli effetti della corrente da mercoledì, una volta passata la zona rischiosa, la flotta potrebbe sviluppare alte velocità con la fusione di due basse pressioni a sud est dell’Africa, che creerebbe venti occidentali intorno ai 35/40 nodi, aprendo la via a possibili nuovi record di percorrenza.