La terza asta di Perini Navi è andata letteralmente in porto. Ad aggiudicarsi il cantiere di Viareggio è stato l’operatore globale della nautica di lusso, The Italian Sea Group, a un prezzo complessivo di 80 milioni di euro. Erano due le offerte presentate, l’altra era quella della joint venture Restart spa, che unisce Ferretti e Sanlorenzo. Ma perché Sanlorenzo ha deciso di non rilevare il cantiere dichiarato fallito dal Tribunale di Lucca lo scorso gennaio?
Nel comunicare l’intenzione di non rilevare il complesso aziendale Perini Navi S.p.A, Sanlorenzo ha ribadito l’interesse all’acquisizione di Perini Navi e il fatto di aver creduto fermamente nella validità dell’offerta di Restart, ha però anche fatto sapere che il prezzo dell’asta ha superato l’importo ritenuto adeguato, “considerato l’avviamento negativo della società, dichiarata fallita dal Tribunale di Lucca a gennaio 2021, e gli ingenti investimenti necessari per effettuare un turnaround efficace che permettesse la ripartenza produttiva e il rilancio dell’azienda, del marchio e, soprattutto, la crescita e continuità occupazionale per i lavoratori dei due cantieri”.
In seguito all’asta di Perini Navi, il cantiere quindi passa ora di mano a The Italian Sea Group, che finanzierà l’operazione tramite le disponibilità di cassa, reinvestendo una significativa quota dei proventi raccolti in Ipo all’inizio del giugno scorso, oltre che attraverso linee di credito bancarie.