Confindustria Nautica ha presentato l’analisi previsionale sul settore della nautica per il 2024 e il sentiment per il 2025, evidenziando un quadro complesso ma positivo. Nonostante uno scenario economico globale sfidante, il comparto nautico italiano ha dimostrato una straordinaria solidità nel 2023 e prospetta una stabilizzazione per il 2024, con segnali di ripresa per il 2025.
Andamento del Settore nel 2023
Il 2023 si è chiuso con un fatturato record di 8,33 miliardi di euro, in crescita del 13,6% rispetto all’anno precedente. Dopo il +20% registrato nel 2022, questa performance conferma la forza del settore, trainata in gran parte dall’export, che ha superato i 4 miliardi di euro, con un picco di 4,23 miliardi nel primo quadrimestre 2024.
La nautica italiana si distingue per la sua vocazione internazionale, con un tasso di esportazione del 90%. L’Italia detiene la leadership mondiale nella produzione di superyacht, coprendo oltre la metà degli ordini globali, nonché nei segmenti delle grandi unità pneumatiche, della componentistica e degli accessori. Anche il numero di addetti ha registrato una crescita significativa, raggiungendo 30.690 unità, con un incremento del 7% rispetto al 2022.
Previsioni per il 2024
Il 2024 sarà caratterizzato da una normalizzazione della crescita del settore, con differenze evidenti tra i diversi comparti. I trend chiave sono i seguenti:
- Superyacht: il 75% delle aziende del comparto prevede una chiusura positiva per il 2024, mentre il restante 25% stima una stabilità. Tuttavia, circa due terzi delle aziende segnalano una riduzione dell’Order Book compresa tra -5% e -10%, indicando una frenata rispetto ai tassi di crescita eccezionali degli anni precedenti.
- Cantieristica fino a 24 metri: il quadro appare più complesso. Il 60% delle aziende prevede una contrazione del fatturato, con flessioni variabili tra -5% e oltre -30%. Solo il 22% degli intervistati prevede una crescita, mentre il 18% stima una stabilità. La situazione è attribuita alla varietà dei mercati di destinazione e alla diversificazione dei prodotti.
- Motori marini: il comparto presenta una situazione eterogenea. Un terzo delle aziende prevede una crescita tra +5% e +20%, un terzo segnala stabilità e il restante terzo prevede una contrazione tra -5% e -20%. Le differenze dipendono dalla destinazione finale dei prodotti (superyacht, piccola nautica o utenti finali).
- Accessori ed equipaggiamenti: il comparto appare diviso, con il 39% delle aziende che prevede una crescita e il 42% che stima una flessione. Anche in questo caso, la destinazione finale dei prodotti influisce sulle dinamiche di vendita.
- Turismo nautico: questo comparto è uno dei più positivi per il 2024. Il 63% delle aziende prevede una crescita del fatturato, il 28% stabilità e solo il 9% una contrazione. L’andamento riflette la domanda di esperienze di navigazione e vacanze a bordo, che si mantiene elevata anche in periodi di incertezza economica.
Trend per il 2025
Le prospettive per il 2025 si mostrano generalmente più ottimistiche rispetto al 2024, con segnali di ripresa in alcuni segmenti chiave.
- Superyacht: la stabilità prevista per il 2024 potrebbe lasciare il posto a una ripresa nel 2025, con una crescita moderata dell’Order Book. Le aspettative sono positive, ma con margini di cautela.
- Cantieristica fino a 24 metri: le previsioni per il 2025 sono migliori rispetto al 2024. Sebbene il 22% delle aziende continui a stimare una crescita, la percentuale di imprese che prevede una riduzione del fatturato scende al 33%, mentre il 45% prevede stabilità. La ripresa del settore dovrebbe iniziare già nella primavera 2025, con una possibile inversione del trend negativo dei mesi precedenti.
- Motori marini: per il 2025, un terzo delle aziende prevede una crescita del fatturato, mentre i restanti due terzi stimano una stabilità. Le previsioni riflettono l’effetto anticipatorio che il comparto motori ha rispetto alla cantieristica, con una visione più chiara dei trend futuri.
- Accessori ed equipaggiamenti: la distribuzione delle previsioni per il 2025 evidenzia una maggiore stabilità. Il 63% delle aziende prevede un fatturato stabile, il 23% stima una riduzione e solo il 14% si attende una crescita.
- Turismo nautico: è uno dei settori con il maggiore potenziale di crescita per il 2025. Il 55% delle aziende prevede un aumento del fatturato, il 39% stabilità e solo il 6% una flessione. La domanda di turismo nautico continua a essere forte e rappresenta un’opportunità di sviluppo importante per il comparto.
Considerazioni Finali
In sintesi, il 2024 sarà un anno di transizione per il settore nautico italiano. Mentre la cantieristica per i superyacht e il turismo nautico si confermano comparti solidi, la produzione di unità sotto i 24 metri, i motori e gli accessori mostrano segnali di rallentamento. Tuttavia, per il 2025 le previsioni indicano una possibile ripresa per i segmenti più deboli.
Il peso del settore superyacht sarà cruciale per bilanciare le performance complessive dell’industria, dato il suo impatto rilevante sul volume d’affari totale. Le stime attuali, che saranno confermate con la pubblicazione de La Nautica in Cifre LOG al 65° Salone Nautico Internazionale di Genova, indicano una possibile chiusura del 2024 con un fatturato stabile rispetto al 2023.
I principali trend significativi emersi dall’analisi sono:
- Internazionalizzazione: con un tasso di esportazione del 90%, la nautica italiana continua a dominare il mercato globale dei superyacht.
- Stabilizzazione del settore: dopo la crescita eccezionale del 2022 e 2023, il 2024 segna una normalizzazione, con andamenti differenziati tra i segmenti di mercato.
- Crescita del turismo nautico: il comparto si conferma uno dei più promettenti, con una forte domanda di esperienze di navigazione e di charter di lusso.
- Prospettive 2025 più ottimistiche: si prevede un’inversione del trend negativo per la cantieristica sotto i 24 metri, con un rinnovato equilibrio tra domanda e offerta.
Confindustria Nautica si aspetta che il 2025 sia un anno di recupero per i segmenti oggi in difficoltà, con l’industria pronta a cogliere le opportunità di un mercato sempre più globale e interconnesso