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Ferretti ore decisive per il fututo cinese

Ore decisive per il futuro del gruppo nautico Ferretti. Oggi scade infatti l’offerta presentata dai cinesi di Shantui Heavy Industry Group, che qualche settimana fa si è fatta avanti chiedendo alla società e ai creditori di accettare il proprio piano: proposta che prevederebbe, secondo le indiscrezioni, l’acquisto del debito del gruppo romagnolo. Shantui avrebbe infatti messo sul piatto tra i 300 e i 350 milioni per comprare a sconto l’esposizione dei principali creditori: 650 milioni che oggi fanno capo principalmente all’hedge fund newyorkese Strategic Value Partners, al fondo americano Oaktree, al gruppo bancario Rbs, all’italiana Mediobanca e a decine di altri piccoli soggetti finanziari che negli ultimi anni hanno comprato il debito sul mercato secondario.

Da Il Sole 24 Ore – Tuttavia, secondo gli ultimi rumors, l’offerta come è stata definita in questi giorni non sarebbe piaciuta alle controparti. In particolare la società nautica (assistita dall’advisor Hsbc) avrebbe chiesto di rivedere alcuni punti della proposta. Inoltre gli stessi principali creditori (per il via libera occorrebbe il consenso del 75% di questi ultimi) avrebbero mostrato qualche riserva sullo stesso piano, che non sarebbe chiaro in diverse sue parti.

Cosa succederà dunque ora? I tempi per un piano di salvataggio di Ferretti sembrano infatti molto stretti. La società avrebbe ancora qualche decina di milioni di euro per l’attività da qui a fine anno, tranne che non vengano incassati dei crediti sulle barche vendute. Un’iniezione di capitale sembra necessaria. Fonti finanziarie, negli ultimi giorni, hanno tuttavia rivelato che all’orizzonte (nel caso l’offerta cinese rivista non venga accettata) sarebbero pronti a entrare nella partita altri soggetti. La prima ipotesi che circola è la più logica: gli stessi principali creditori stranieri di Ferretti potrebbero infatti essere interessati a convertire il proprio debito in azioni. Ma un’operazione di questo tipo non sarebbe attuabile se non a fronte dell’impegno a sottoscrivere successivamente un aumento di capitale. In questi giorni, secondo le indiscrezioni, sarebbero comunque in corso colloqui tra alcuni dei principali creditori.

Ma alla finestra sarebbero anche altri soggetti. Uno di questi sarebbe Clessidra, il fondo di private equity guidato dall’ex manager Fininvest Claudio Sposito. Clessidra già sei mesi fa si era mostrata interessata agli yacht Ferretti, ma il dossier era stato poi momentaneamente accantonato. Ora, vista la situazione di stallo, Clessidra potrebbe rientrare nella partita.

Ma un altro fondo di private equity sarebbe osservatore non neutrale. Investindustrial, società d’investimento fondata da Andrea Bonomi, si sarebbe infatti mostrato interessato al settore della nautica. Investindustrial si è già mossa in Asia per comprare i cantieri Grand Banks Yachts e un interesse anche per Ferretti sembrerebbe ad alcuni addetti ai lavori abbastanza plausibile.

Fonte:  Il Sole 24 Ore

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